A Tor Pagnotta la festa Ama per la Madonna della strada

La Messa con il cardinale Vallini, che ha benedetto la statua collocata nello stabilimento. «Roma è città dolente, voi lavorate per renderla migliore»

La Messa presieduta dal cardinale Vallini, che ha benedetto la statua collocata nello stabilimento. «Roma è città dolente, voi lavorate per renderla migliore»

«Roma in questo momento è una città dolente e voi lavorate per renderla migliore. Noi dovremmo collaborare di più. Prego particolarmente per la nostra città per la quale ho scritto una lettera. Il lavoro che fate è prezioso e non è sempre riconosciuto dagli uomini. Ve lo metta in conto il Signore». Così il cardinale vicario Agostino Vallini ha incoraggiato i dipendenti di Ama durante la Messa che ha presieduto ieri sera, martedì 24 maggio, nello stabilimento di Tor Pagnotta in occasione della festa della Madonna della strada, protettrice dei netturbini romani. A concelebrare con lui, don Paolo Adolfo Pizzuti, parroco di San Giuseppe da Copertino.

Al termine della celebrazione il cardinale ha benedetto la statua della Madonna della strada collocata all’interno dello stabilimento, in un’area appositamente riqualificata dagli stessi dipendenti che hanno anche acquistato la statua con un contributo volontario. I netturbini romani sono molto legati alla loro patrona, la cui effige è presente in altri quattro stabilimenti della Capitale. Conservato in una cappella nella Chiesa del Gesù, l’affresco della Madonna della strada, affidato ai Gesuiti nel 1537, rappresenta la Vergine con il Bambino in braccio il quale benedice con la mano destra e ha il libro delle Scritture nella sinistra. Entrambi hanno gli occhi rivolti verso i fedeli. Nel 2003 è stata proclamata ufficialmente patrona dei netturbini romani, con decreto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei Sacramenti, sottoscritto da San Giovanni Paolo II.

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«La strada non è un luogo sicuro – ha affermato Vallini -: è pericoloso, incerto, pieno di insidie ma è il vostro abituale luogo di lavoro. Tra la gente e davanti alle fatiche di ogni giorno ognuno di voi può dire di non essere solo, di avere accanto una Madre. Viviamo in un contesto in cui il rapporto umano non sempre è umano. Quella attuale è una situazione drammatica, difficile, sofferta, faticosa, ma in tutto questo c’è qualcosa di positivo: la luce e la forza della Madonna della strada che accompagna nei problemi quotidiani. Questa Messa, nella quale abbracciamo tutta la grande famiglia dell’Ama – ha proseguito il cardinale – vuol dire ritrovarsi tra amici e fratelli di lavoro intorno a un punto che diventa la luce del cammino, sapendo che la vita è una lotta e una battaglia ma non siamo soli».

Per il presidente di Ama Daniele Fortini, Roma «ha bisogno di scuotersi». La città, ha affermato, appare ora meno accogliente, più degradata, quasi in declino. Noi facciamo il nostro dovere per renderla migliore ma sarebbe molto più bello se partecipassero tutti i cittadini sporcando di meno. Abbiamo la consapevolezza e la coscienza di essere persone umili. Svolgiamo un lavoro che richiede impegno fisico, sacrifici e fatica per raccogliere quello che altri gettano via, per pulire e dare decoro alla nostra città».

Altro punto di orgoglio dei netturbini romani è il presepe allestito dal 1972 in via dei Cavalleggeri, visitato per 24 anni da Giovanni Paolo II. «Abbiamo invitato Papa Francesco – ha detto Fortini -, siamo sicuri che prima o poi verrà a trovarci».

Per Camillo De Milato, sub commissario con delega ai rifiuti e all’ambiente di Roma Capitale, i netturbini di Roma sono anche «operatori sanitari». «Grazie a voi e al vostro lavoro – ha sottolineato – non ci sono nella Capitale malattie aggiuntive. Avremmo tante malattie in più se si facesse una raccolta disordinata. Ricordatevi sempre che fate un lavoro fondamentale per la città, siate quindi orgogliosi di quello che siete».

25 maggio 2016