Siria, colpito quartiere cristiano: tre morti e diversi feriti

Attentato nel centro di Qamishli, nella provincia nord-occidentale. Ancora una volta l’obiettivo era “Miami Street”, zona a maggioranza cristiana

Attentato nel centro di Qamishli, nella provincia nord-occidentale del Paese. Ancora una volta l’obiettivo era “Miami Street”, zona a maggioranza cristiana 

Tre morti e diversi feriti, un numero ancora imprecisato. È il bilancio dell’attentato terroristico compiuto nella tarda serata di sabato 21 maggio nel centro di Qamishli, la seconda città della provincia siriana nord-occidentale di Hassakè. Colpita, ancora una volta, la vita principale della città, Miami Street, nel quartiere Wusta, abitato in maggioranza da cristiani. L’agenzia Fides, citando abuna Hanna, dell’arcidiocesi siro-cattolica di Hassakè-Nisibi, riporta che «le tre vittime sono cristiani siri».

Secondo i racconti dei sopravvissuti
, un commando composto da almeno 3 attentatori avrebbe seminato terrore sparando e lanciando ordigni nella via, animata dal traffico del sabato sera. Alcune ricostruzioni, ancora da verificare, parlano anche di attentatori suicidi che si sarebbero fatti esplodere. I media ufficiali del governo siriano attribuiscono l’attentato ai gruppi jihadisti come il sedicente Stato Islamico. Ma fonti locali indipendenti fanno notare che nella zona di Qamishli le tensioni recenti hanno portato a scontri armati tra l’esercito governativo e le milizie curde, che mirano a controllare e affermare la propria egemonia su tutta l’area.

Nella stessa zona di Qamishli, lo scorso 20 dicembre, gli attentati contro due ristoranti appartenenti a proprietari cristiani avevano provocato la morte di 13 cristiani e 6 musulmani. Poi, lo scorso 24 gennaio, un altro attentato nella “Miami Street” aveva causato tre morti e 10 feriti. «È un altro dei fattori inquietanti di questa guerra: c’è il terrorismo, ma a volte non sappiamo chi davvero ci terrorizza» aveva detto in quell’occasione a Fides l’arcivescovo Jacques Behnan Hindo, a capo dell’arcieparchia siro-cattolica di Hassakè-Nisibi.

23 maggio 2016