In dialogo su ciò che unisce: l’appello di tre religioni

L’incontro promosso dall’Ordine Costantiniano di San Giorgio con Di Segni, il musulmano Maiolese e il cardinale Martino. Ospite il podista per la pace Max Calderan

L’incontro promosso dall’Ordine Costantiniano di San Giorgio con Di Segni, il musulmano Maiolese e il cardinale Martino. Ospite il podista per la pace Max Calderan

Tre rappresentanti delle religioni monoteiste concordi nell’affermare l’importanza del dialogo su ciò che unisce. È accaduto venerdì 13 maggio nella sede della Stampa estera, in occasione del primo appuntamento del secondo pellegrinaggio internazionale promosso in occasione del Giubileo dal Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, inaugurato dal principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie.

«Siamo chiamati ad essere santi perché santo è il Signore», ha detto Riccardo Di Segni, rabbino capo della comunità ebraica di Roma. «Un invito ad elevarci spiritualmente ma sempre all’interno di una comunità e in fratellanza con le altre fedi».

Il presidente dell’European Muslims League, Alfredo Maiolese, ha citato un versetto del Corano, in cui si dice: «Facemmo camminare sulle loro orme Gesù figlio di maria per confermare la Torah che scese prima di Lui. Gli demmo il vangelo in cui è guida e luce». Maiolese ha aggiunto: «Sono più le cose che ci accomunano rispetto a ciò che ci divide. Il dialogo ieri era un invito, oggi è un dovere per l’umanità».

Un appello a un dialogo intenso e costruttivo è stato lanciato dal cardinale Renato Raffaele Martino, gran priore dell’Ordine Costantiniano e protodiacono di Santa Romana Chiesa, che ha rivolto ai giovani un’esortazione all’impegno e al sacrificio, «prioritari per costruire un futuro migliore».  Ospite dell’incontro il recordman e podista per la pace Max Calderan, che attraversa i deserti sfidando ciò che appare impossibile.

16 maggio 2016