Metro C ferma. All’Amba Aradam riemerge una caserma romana

Stop ai lavori a tempo indeterminato. La struttura è composta da 39 stanze. Sarebbe in ottimo stato di conservazione

Stop ai lavori a tempo indeterminato. La struttura, risalente al II d.C., è composta da 39 stanze e sarebbe in ottimo stato di conservazione

Si fermano i lavori della Metro C a causa di quella che potrebbe essere la scoperta archeologica più importante dal 2007 a oggi, da quando cioè si scava per realizzare l’opera pubblica. Proprio dove dovrebbe sorgere la stazione Amba Aradam della linea C, è riemersa dal sottosuolo una “caserma castra” composta da 39 stanze risalente al II secolo dopo Cristo; ad appena 9 metri sotto viale Ipponio.

La notizia, che almeno in un primo momento doveva essere riservata, è stata riportata sulle pagine de Il Tempo. Il quotidiano romano è venuto, infatti, in possesso di una lettera firmata dal soprintendente Francesco Prosperetti dove si descrive la «eccezionalità della scoperta», e come «il buono stato di conservazione delle strutture nel loro complesso rendono non perseguibile l’ipotesi di uno smontaggio e successivo rimontaggio integrale del contesto».

«Il complesso – si legge nella lettera – occupa l’intera mezzeria meridionale del corpo stazione e si estende oltre i limiti di questo». E non è tutto:«Anche la mezzeria opposta, settentrionale, è interessata dalla presenza diffusa di evidenze archeologiche di cui non è al momento chiaro l’eventuale nesso strutturale e funzionale». La caserma castra è composta di 39 ambienti, «di cui alcuni con pavimenti musivi e pareti con intonaci affrescati, si dispone ai due lati di un lungo corridoio che prosegue oltre le paratie perimetrali». Una zona, le pendici meridionali del Celio, ad alta concentrazione di alloggiamenti militari di età imperiale. «Prossimi al contesto – scrive ancora Prosperetti – i Castra Nova Equitum Singularium, sottostanti la Basilica Laternanense; i Castra Priora Equitum Singularium, ubicati all’imbocco di via Tasso; i Castra Peregrina, posti a est della chiesa di Santo Stefano Rotondo».

Ma come mai non ci si è accorti prima di questa città militare sotterranea? La giustificazione arriva dallo stesso soprintendente: «L’area della stazione Amba Aradam è stata oggetto di indagini archeologiche preventive tramite carotaggi che avevano individuato la presenza, al di sotto di un poderoso interro risalente a età moderna, di radi sedimi, la cui profondità di giacitura non ha consentito, in assenza di opere di confinamento perimetrale, preliminari indagini archeologiche estensive».

Bloccati, intanto, tutti i lavori, almeno fino a quando Roma Metropolitane non sarà in grado di proporre un progetto alternativo che permetterà il passaggio della talpa ma anche la costruzione di una specie di “stazione archeologica”. «Roma Metropolitane – afferma il presidente Paolo Omodeo Salè – si è attivata per dare tutto il supporto ingegneristico necessario per coniugare le esigenze di tutela con quelle del progetto di realizzazione della linea. Ad oggi è prematuro immaginare se e quali possano essere gli eventuali aumenti di costo o i tempi di realizzazione».

 

12 maggio 2016