Sindone, ciclo di incontri al Caravita

Le voci degli esperti, ma anche musica, cinema, testimonianze di pompieri e magistrati per raccontare “Il Volto sulla città”

Le voci degli esperti, ma anche musica, cinema, testimonianze di pompieri e magistrati per raccontare “Il Volto sulla città”. Prossimo appuntamento il 4 maggio

Brani musicali, perfino in latino. Letture con le voci di attori teatrali. Spezzoni di film. Testimonianze di pompieri e magistrati. Preghiere e documentari. C’è tutto questo, oltre alle voci degli esperti, nel ciclo di incontri sulla Sindone avviato venerdì 22 aprile nella chiesa di San Francesco Saverio (Oratorio del Caravita). «Un modo nuovo di raccontare la Sindone», tiene a precisare Alberto Di Giglio, sindonologo, regista e documentarista, che coordinerà tutti gli incontri. Se il titolo del ciclo è “Il Volto sulla città” è proprio per riaffermare che la Sindone, con tutto il suo carico di fede e devozione ma anche di portato di umanità, di storia e di cultura, entra in pieno nella vita della città, di ogni città, e delle persone che la abitano. Non è qualcosa di avulso dalla realtà, anche se è fisicamente lontana, essendo custodita a centinaia di chilometri, nel Duomo di Torino, dove periodicamente è possibile ammirarla durante le Ostensioni (la prima nel 1578, l’ultima tra l’aprile e il giugno 2015).

Il ciclo di incontri, promosso e curato dal “Centro Sindone Caravita – L’Altra Sindonologia“, intende rilanciarne la conoscenza «in ogni dettaglio», spiega una nota, trattandosi di «un reperto di indiscusso valore storico e spirituale». Ma, appunto, con una modalità diversa dal consueto. «Altra sindonologia rispetto a quella dei simposi: aperta, dinamica, gioiosa, trasversale,  in uscita». I prossimi appuntamenti sono in programma il 4, 6, 13, 20 e 27 maggio, sempre alle 18, nella chiesa della centralissima via del Caravita (a due passi da Sant’Ignazio), già sede storica del Centro di Sindonologia del Caravita che dal 1975 al 2013 ha ospitato mostre e convegni sul Telo. Ad ogni appuntamento interverranno sindonologi, scienziati ed esperti: accompagneranno a conoscere meglio un Telo che, come sostenne Giovanni Paolo II nel 1998, rappresenta «una provocazione all’intelligenza». «La partecipazione di teologi, medici, giornalisti, archeologi, fisici e magistrati, la proiezione di sequenze di film e documentari, dal “Gesù di Nazaret” di Zeffirelli a “The Passion” di Mel Gibson, al “Vangelo secondo Matteo” di Pasolini, le esecuzioni musicali del cantautore Beppe Frattaroli e le letture di brani sulla Sindone da parte di vari attori, oltre che l’esposizione di una preziosa copia del Telo prima del restauro a dimensione reale – prosegue la nota -, permetteranno di ricreare la suggestione che si vive durante la visita all’originale».

Al prossimo incontro, il 4 maggio (festa liturgica della Sindone), interverranno monsignor Andrea Lonardo, direttore dell’Ufficio catechistico diocesano; il critico letterario e scrittore Andrea Monda; il vaticanista Saverio Gaeta; don Mimmo Repice; chiusura con la celebrazione eucaristica presieduta dal rettore della chiesa, il gesuita padre Massimo Nevola.

26 aprile 2016