Alle Scuderie del Quirinale Correggio e Parmigianino

Celebrati i due artisti che, nell’arco di qualche decennio, diedero lustro a Parma, il cui livello pittorico non era pari a Firenze e Venezia

Celebrati i due artisti che, nell’arco di qualche decennio, diedero lustro a Parma, il cui livello pittorico non era pari a quello di Firenze, Venezia e Roma 

Dopo esposizioni riguardanti la pittura veneta e toscana, le Scuderie rivolgono l’attenzione ad altri centri rinascimentali culturalmente importanti, anche se non politicamente, come Parma grazie agli splendidi affreschi, pale e ritratti di Correggio e Parmigianino. La rassegna pone a confronto i due pittori con composizioni sacre, raffinati ritratti e scene mitologiche, che ne fanno rivivere le diverse peculiarità in costante evoluzione.

Antonio Allegri, detto il Correggio (cittadina nei pressi di Parma, dove probabilmente nacque nel 1489 e morì nel 1534, e da cui prese il nome), fu un artista rinascimentale che amava rappresentare tutta la gamma dei sentimenti, dalla gioia al dolore, in labili atmosfere lontane e ariose. Francesco Mazzola (Parma, 11 gennaio del 1503 -1540) detto il Parmigianino (diminutivo non ascrivibile alla statura, ma all’eccezionale precocità del talento),fu artista manierista elegante e raffinato, che per alcuni studiosi mai s’affrancò da Correggio, che reputava suo maestro. Raffinatezza particolarmente apprezzata presso la corte pontificia, che nelle sue opere salutò la reincarnazione del genio di Raffaello.

Il percorso, curato da David Ekserdjian, docente dell’Università di Leicester, presenta circa 100 opere, tra dipinti e disegni provenienti da prestigiosi musei. Si apre con opere del Correggio, che forse ebbe contatti con l’anziano Mantegna, di cui si osserva l’influenza sia nella tipologia delle figure che negli schemi compositivi. Memorabili sono la “Madonna di Barrymore” e il “Riposo durante la fuga in Egitto con san Francesco”, oggi agli Uffizi. Dipinto in cui superava l’equilibrio classico delle figure, introducendo un sistema di diagonali che coinvolgevano l’osservatore esterno. Tecnica osservabile anche nel “Noli me tangere”, oggi al museo del Prado, in cui si evidenzia una particolare attenzione al paesaggio sullo sfondo, ad una vegetazione prospera, ravvisabile anche nel “Ritratto di dama” dell’Ermitage. Sul tema del sacrificio, funzionale alle necessità della Chiesa controriformistica, espresso con accenti patetici, ricordiamo il “Martirio dei quattro santi”.

Il percorso prosegue con la grande “Pala di Bardi” (nel parmense), dipinta a soli 16 anni dal Parmigianino e la “Madonna di San Zaccaria degli Uffizi”, ove la Madonna tiene sorridente sulle gambe un bimbo, che riceve l’abbraccio di un San Giovannino che pare cupido. Sullo sfondo un cielo livido che allude al sacrificio di Cristo. Il confronto prosegue su temi mitologici.

In esposizione anche uno dei più famosi ritratti del Parmigianino: “Antea”. Forse la donna effigiata era una famosa cortigiana romana vissuta nella prima metà del 500. Il sussiego rende ancor più misteriosa la giovane donna, elegantemente vestita e dall’espressione indecifrabile. Non meno affascinante la cosiddetta “Schiava turca”, simbolo della mostra. Ritratto non di una persona, commissionato dall’effigiata o dalla sua famiglia, ma di una bellezza ideale. Il soggetto raffigurato, né schiava né turca, era destinato al diletto maschile. Le sopracciglia depilate, ridotte a linee curve, rispecchiano, invertendolo, il malizioso sorriso delle labbra.

Segue un confronto tra i due anche nell’arte del disegno: più funzionale quello del Correggio, più talentuoso quello del Parmigianino che, al pari di altri artisti rinascimentali, utilizzava la penna per ideare e riflettere, e la matita per rifinire e completare. Presenti in mostra anche dipinti e disegni di altri artisti meno celebri.

Correggio e Parmigianino. Arte a Parma nel Cinquecento c/o Scuderie del Quirinale, Via XXIV Maggio 16 . Fino al 26/06/2016. Curatore: D. Ekserdjian. Catalogo: Silvana Editoriale. Orari: Domenica – giovedì dalle 10.00 alle 20.00; Venerdì e sabato dalle 10.00 alle 22.30. Non si effettua chiusura settimanale. La biglietteria chiude un’ora prima. Biglietto: Intero € 12,00 – Ridotto € 9,50. Informazioni: Tel. +39.06.39967500

 

8 aprile 2016