Intolleranza e fenomeni di odio, nasce la Commissione della Camera

L’attività al via dal 10 maggio. A guidarla, la presidente Laura Boldrini. L’obiettivo: studio e ricerca, e valorizzazione delle “buone pratiche”

 

Prenderà il via il prossimo 10 maggio alla Camera dei Deputati l’attività della Commissione di studio su intolleranza, xenofobia, razzismo e fenomeni di odio, istituita dalla presidente Laura Boldrini, che ne avrà anche la guida. Duplice l’obiettivo: svolgere attività di studio e ricerca, realizzare audizioni per l’analisi e l’approfondimento dei temi, ma anche valorizzare le migliori esperienze e le buone pratiche. L’iniziativa, si legge in una nota, nasce anche sulla scia dell’azione svolta in materia dal Consiglio d’Europa, che dal 2012 al 2014 ha condotto una campagna contro l’istigazione all’odio online. L’Assemblea del Consiglio d’Europa ha sollecitato un ruolo attivo dei legislatori nazionali e ha introdotto il mandato di Relatore generale sul razzismo e l’intolleranza, con il compito di coordinare il lavoro del network di parlamentari “Alleanza contro l’odio”, affidando l’incarico alla deputata italiana Milena Santerini.

Al centro dei lavori della Commissione di Montecitorio ci saranno l’analisi dello sviluppo dell’intolleranza e dell’odio, nelle varie forme che possono assumere: xenofobia, antisemitismo, islamofobia, antigitanismo, sessismo, omofobia. Inoltre, sul modello già sperimentato per la Commissione di studio sui diritti e i doveri dei cittadini in internet, la composizione sarà mista: rappresentanti politici, esperti, esponenti di organizzazioni ed associazioni attive su queste tematiche. Della Commissione faranno parte i deputati: Milena Santerini, Paola Binetti, Giuseppe Brescia, Elena Centemero, Stefano Dambruoso, Florian Kronbichler, Giovanna Petrenga, Pino Pisicchio, Barbara Pollastrini, Barbara Saltamartini. Gli esperti saranno il linguista Tullio De Mauro e la sociologa Chiara Saraceno. Le organizzazioni rappresentate saranno Amnesty, Arci, 21 luglio, Lunaria, Carta di Roma, Consiglio d’Europa, Cospe, Demos e Pi, Human Rights Watch, Istat, Unhcr, Fidr.

5 aprile 2016