La sesta edizione de “Lo Spiraglio”, FilmFestival della salute mentale

Al via il 31 marzo la tre giorni che ha per padrino l’attore Sergio Rubini. In concorso 5 lungometraggi e 13 corti. Serata dedicata a David Bowie

Al via oggi, 31 marzo, la tre giorni al Maxxi che ha per padrino l’attore Sergio Rubini. In concorso 5 lungometraggi e 13 corti. Serata dedicata a David Bowie

È il Maxxi – Museo nazionale delle arti del XXI secolo – a ospitare la sesta edizione de “Lo Spiraglio”, la manifestazione dedicata al binomio cinema – salute mentale, al via oggi, giovedì 31 marzo, fino al 2 aprile. In concorso 5 lungometraggi e 13 corti, in questo festival organizzato dal dipartimento Salute Mentale della Asl Rm1, dal Maxxi e da Roma Capitale. Duplice l’obiettivo, spiegano i promotori: «Raccontare il mondo della salute mentale attraverso le immagini, per avvicinare il vasto pubblico a un tema così delicato, e allo stesso tempo dare la possibilità a chi produce audiovisivi dedicati o ispirati all’argomento di mettere in evidenza la propria creatività grazie ad un palcoscenico d’eccezione».

In apertura della manifestazione, si è svolto questa mattina l’evento speciale dedicato agli studenti delle Superiori. Domani, venerdì 1 aprile, alle 15 si terrà invece la “Magnalonga va al cinema”, pedalata organizzata dal circolo di Legambiente. In serata, alle 21, l’evento dedicato a David Bowie con la partecipazione dell’attore Carlo Verdone e del giornalista musicale Ernesto Assante.

A fare da padrino alla manifestazione, l’attore Sergio Rubini, che verrà premiato sabato sera, 2 aprile, nel corso della cerimonia conclusiva, «quale cineasta particolarmente sensibile e interessato ai temi legati al mondo della salute mentale». Nella stessa serata verranno assegnati anche i due premi, del valore di 1.000 euro: uno intitolato a “Fausto Antonucci” per la categoria cortometraggi, e uno a “Jorge Garcia Badaracco – Fondazione Maria Elisa Mitre” per i lungometraggi.

«Lo Spiragio FilmFestival – dichiara il commissario straordinario della Asl Roma 1 Angelo Tanese – è il risultato del lavoro di un gruppo di professionisti del dipartimento di Salute Mentale della Asl e di operatori del settore culturale, che negli anni hanno saputo sperimentare e consolidare insieme nuove frontiere della sanità pubblica. È parte di un progetto terapeutico in cui i pazienti, i familiari, gli operatori e i volontari sono parte di un sistema integrato e paritario. A tutti loro va il mio ringraziamento per l’impegno e la partecipazione nell’organizzazione dell’iniziativa».

31 marzo 2016