Cento euro a politico per la “Casa di Chiara”

La proposta per aiutare la giovane Chiara Insidiosa Monda, ridotta in fin di vita dal fidanzato e costretta a uno stato di «minima interazione cerebrale»

La proposta per aiutare la giovane Chiara Insidiosa Monda, ridotta in fin di vita dal fidanzato e costretta a uno stato di «minima interazione cerebrale» 

Dopo un percorso di cura durato tredici mesi, le condizioni della giovane Chiara, ridotta in fin di vita dal suo fidanzato, sono migliorate. Il danno cerebrale è comunque importante, è passata da uno stato di minima coscienza a uno di minima interazione, ha dichiarato il padre, Maurizio, che da tre anni assiste Chiara giorno e notte. Cerca giustizia Maurizio, che si sente abbandonato dalle istituzioni e dalla politica: «mantenere le cure costa 4mila euro al mese». Presso la Fondazione Santa Lucia Chiara è migliorata e soprattutto può ancora migliorare se stimolata in modo opportuno e soprattutto costante.

Occorre una “Casa per Chiara”. Senza barriere architettoniche, con un giardino dove possa stare bene con i suoi cari, sentire l’odore dei fiori. Per questo NonSoloChiara e Salvamamme si uniscono alla campagna lanciata in queste ore #unacasaperchiara, rilanciando l’appello ai gruppi parlamentari presenti alle Camere: «Non c’è tempo di aspettare una casa popolare o magari in una clinica di lungodegenza adeguate. Costruiamo euro su euro la “Casa di Chiara”, simbolo delle “donne offese”; inscrivete cosi il tragico destino di centinaia di donne all’ordine del giorno delle priorità del Paese».

Cento euro per ogni deputato e senatore anticipato dal proprio gruppo parlamentare. Questa la proposta. A conti fatti, la cifra raccolta potrebbe essere lo zoccolo duro sul quale edificare la “Casa di Chiara”. «Non rispondete che si crea un precedente – è il messaggio ai politici da parte delle due associazioni -, perché non lo sarebbe. Sarebbe alzare un vessillo dietro il quale raccogliere le forze di tutto il Paese».

 

26 febbraio 2016