Alla Lateranense la tavola rotonda su “La fabbrica dell’uomo”

Comunicazione, confronto culturale ed etica al centro del confronto tra Lorena Bianchetti, Alessandra Buzzetti e Cristiana Caricato

Comunicazione, confronto culturale ed etica al centro del confronto tra Lorena Bianchetti, Alessandra Buzzetti e Cristiana Caricato

“Il nuovo Faust: la fabbrica dell’uomo e la cultura dello scarto. Etica e responsabilità della comunicazione”. Questo il tema della tavola rotonda ospitata ieri, lunedì 22 febbraio, dalla Pontificia Università Lateranense. Protagoniste: la vaticanista di Tv2000 Cristiana Caricato, la giornalista Rai Lorena Bianchetti e Alessandra Buzzetti, vaticanista Mediaset. A introdurre i lavori la presidente del Movimento Per Olimpia Tarzia. «Tutti ricordiamo il dottor Faust, personaggio goethiano. Potremmo dire che l’uomo contemporaneo è un nuovo Faust, icona dominante nella modernità, votato totalmente al mito del progresso illimitato, dall’atteggiamento orgoglioso e arbitrario», il commento di Tarzia.

Per Lorena Bianchetti «ci ritroviamo ormai in una società dove una persona che muore fa lo stesso rumore di un oggetto che cade. Le coscienze si sono anestetizzate, occorre ricostruire tutto pensando a noi e non all’Io, comprendendo esattamente in che contesto ci troviamo, ascoltando tutto senza pregiudizio». A sottolineare la centralità del confronto culturale anche Alessandra Buzzetti: «Manipolazioni e barriere ideologiche sono alimentate dal bypassare la natura di essere uomini – ha evudenziato -. Dal punto di vista della comunicazione, come giornalisti, dobbiamo combattere quotidianamente con il sistematico scarto della notizia, anche questa è una forma di manipolazione». Dedicato allo stravolgimento arbitrario del significato delle parole l’intervento di Cristiana Caricato. «Viviamo in un mondo dove la percezione del reale è cambiata – ha osservato -. Quando parliamo di uomo e donna ci viene il dubbio che il nostro interlocutore sappia davvero di cosa stiamo parlando, perché ci troviamo di fronte ad una autentica modificazione del linguaggio e delle parole, vedi “genitore 1” e “genitore 2”. Il primo compito del comunicatore è diventato quello di risvegliare le parole».

Olimpia Tarzia ha ricordato anche il dibattito sul Ddl Cirinnà su cui «è necessario promuovere occasioni come questa per riflettere e far chiarezza sui valori in gioco, che toccano, appunto, la ‘fabbrica’ dell’uomo e la cultura dello scarto, affinché la ragione e la ragionevolezza prevalgano su nefaste posizioni ideologiche».

23 febbraio 2016