Il “Popolo della vita” a San Pietro

Domenica 7 febbraio la Messa con il vescovo Leuzzi a Santa Maria in Traspontina, quindi l’Angelus con il Papa. Dal Mpv 20mila primule nelle parrocchie

Domenica 7 febbraio la Messa con il vescovo Leuzzi a Santa Maria in Traspontina, quindi l’Angelus con il Papa. Dal Mpv 20mila primule nelle parrocchie

«La più alta esperienza umana di misericordia è l’amore coniugale, perché la misericordia la si sperimenta e la si vive nell’amore disinteressato. Ed è per questo che soltanto l’amore coniugale può essere all’origine di una nuova vita, che è sempre espressione di un atto di misericordia». Il vescovo Lorenzo Leuzzi, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale universitaria nonché incaricato del Centro per la pastorale sanitaria della diocesi, non usa giri di parole. In un momento in cui si parla di «diritto» ad avere un figlio, ribadisce invece che solo «la misericordia fa fiorire la vita». Ed è proprio questa la frase scelta per celebrare la trentottesima Giornata per la vita, domenica 7 febbraio. In quell’occasione, alle 10.30, monsignor Leuzzi presiederà la Messa nella chiesa di Santa Maria in Traspontina; quindi il «popolo della vita» si sposterà nella vicina piazza San Pietro, per partecipare come tradizione all’Angelus di Papa Francesco.

«L’esperienza coniugale – sottolinea il presule – precede e fonda ogni altra opera di misericordia. E non solo. È fondamento della vita democratica di un Paese perché non crea disuguaglianze». Dio stesso, prosegue ancora il vescovo, «in Gesù ha voluto indicare l’amore sponsale come modello del suo amore per la Chiesa. E questo perché la Chiesa è chiamata ad annunciare e servire l’amore coniugale, senza il quale ogni altra opera di misericordia perde il suo significato profondo». In questo senso, conclude, «promuovere l’amore coniugale significa diffondere la misericordia nella società, per poterla costruire nella giustizia e nella verità. Possiamo fare qualunque opera di carità, ma se non si parte da questa esperienza facciamo soltanto assistenzialismo, e non vera promozione umana».

Per riflettere su questo e altri temi collegati, la Giornata della vita sarà preceduta da una serie di incontri e convegni, pensati soprattutto per chi con la “vita” ha a che fare ogni giorno, come medici, ginecologi, docenti universitari. Il primo è un seminario, oggi, mercoledì 3 febbraio, alle 10.30 nell’Auditorium San Paolo, durante il quale viene  presentato il corso di formazione per nuovi dirigenti sanitari organizzato dal dipartimento di Scienze della Formazione di Roma Tre e dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù. Nella mattina di sabato 6, poi, altri tre appuntamenti: alle 9, nell’Aula Brasca del Policlinico Agostino Gemelli, si rifletterà su «La difesa della vita “difficile”»; alle 9.30, nell’aula magna della I Clinica medica della Sapienza si terrà un convegno di presentazione del corso di alta formazione in bioetica clinica; infine, dalle 9 alle 16.30, al Campus Bio Medico, nell’aula magna Trapezio, ci si confronterà su «La medicina prenatale e la tutela della vita». Impegnato nelle iniziative per la Giornata anche il Movimento per la vita, che domenica 7 sarà presente in decine di parrocchie per distribuire materiale informativo sulle tematiche e le iniziative a tutela della vita umana e 20mila primule, simbolo della forza della vita anche nelle condizioni più sfavorevoli.

3 febbraio 2016