Il Papa, a sorpresa, in visita a Greccio

Francesco si è recato nel santuario che custodisce la grotta nella quale, per la prima volta, San Francesco rappresentò il presepe vivente nel 1223

Francesco si è recato nel santuario che custodisce la grotta nella quale, per la prima volta, San Francesco rappresentò il presepe vivente nel 1223 

Francesco, nella giornata di ieri 4 gennaio, si è recato in visita privata a Greccio, in provincia di Rieti. L’unico a conoscenza della visita del pontefice era il vescovo di Rieti monsignor Domenico Pompili. Non sapeva nulla neanche il padre guardiano del santuario reatino dove Francesco si è recato in visita. Il Papa ha voluto portare una preghiera personale nel luogo in cui san Francesco organizzò il primo presepe vivente nella storia. Era il 1223.

Il Papa ha salutato oltre cento giovani che stavano partecipando a un incontro e ha visitato anche il presepe. Poi il ritorno a Roma con l’inconfondibile utilitaria blu. «Una visita del tutto inaspettata, una bellissima sorpresa, non sapevamo nulla». Così Alfredo Silvestri, padre guardiano del santuario di Greccio, descrive all’agenzia Sir la visita privata di papa Francesco. Il religioso francescano racconta di essere stato chiamato all’improvviso da un confratello mentre si trovava nelle vicinanze con alcuni amici.

«Il pontefice è arrivato al santuario intorno alle 15.20 – racconta –. Il giorno prima il santuario era pieno, quando è arrivato il Santo Padre c’erano pochissime persone. Abbiamo aperto il cancello del santuario per farlo entrare nella grotta scavata nella roccia in cui San Francesco ha allestito il primo presepe». Quindi Francesco si è raccolto in preghiera silenziosa. «Entrato in chiesa – continua padre Alfredo – il Papa si è fatto il segno della croce e ha baciato, commosso, l’altare sul quale celebriamo tutte le mattine alle 8».

Prima di andarsene ha salutato i presenti e una settantina di giovani entusiasti e increduli che stavano partecipando al meeting diocesano dei giovani chiedendo di pregare per lui. «È stata una grandissima gioia. Stiamo concludendo le feste con tanta grazia di Dio», conclude.

 

5 gennaio 2015