“Nati per essere liberi”. L’educazione sessuale in Europa

Nel nuovo libro di Tonino Cantelmi riflessione critica sugli standard proposti dall’Oms, «un intoccabile totem, mascherato come lotta alla discriminazione»

Nel nuovo libro di Tonino Cantelmi una proposta formativa ispirata al rispetto dello sviluppo del bambino. Un supporto per genitori, insegnanti, educatori

«Un intoccabile totem, mascherato come una iniziativa di lotta alla discriminazione»: lo psicoterapeuta Tonino Cantelmi non ha dubbi. Il giudizio si riferisce agli “Standard per l’educazione sessuale in Europa” esaltati dalla propaganda pro gender, a cui nel nuovo libro di Cantelmi, “Nati per essere liberi” (Paoline), è dedicato ampio spazio. Promossi dall’Organizzazione mondiale della sanità e approvati dall’Unione europea, sono già in uso in scuole materne ed elementari. Indicano ciò che bambini e ragazzi dovrebbero sapere e comprendere, quali valori e atteggiamenti è necessario che maturino per poter crescere – viene detto – in modo positivo e sano rispetto alla sessualità.

Il documento dell’Oms, chiarisce Cantelmi approfondendone criticamente i contenuti su basi scientifiche, di fatto appare come «un’invasione di campo» rispetto ad ambiti educativi che spettano ai genitori, influenzata da caratteristiche ideologiche. «Propone la divulgazione di informazioni e idee sulle quali il dibattito è ampio e animato come se invece fossero argomenti già assodati». Non è così, invece. E di percorsi diversi ce ne sono. A presentarli è proprio il libro di Cantelmi, che illustra una proposta «no gender» ispirata al rispetto dello sviluppo cognitivo-emotivo-relazionale del bambino. Un supporto per genitori, insegnanti, educatori. “Progetto Pioneer” è il nome della proposta, e si fonda su tre valori: identità, accoglienza e differenza. L’autore del volume indica però una condizione fondamentale di partenza per l’obiettivo della promozione del benessere della persona a partire dall’identità sessuata: il coinvolgimento di tutte le agenzie educative, famiglia, scuola e professonisti della formazione. Una sinergia per un’educazione sana e rispettosa della persona umana.

22 dicembre 2015