Missioni popolari per il risveglio della fede

Le iniziative a San Tarcisio e a San Valentino. Spazio per incontri in chiesa, nelle case, nei vari ambienti di vita. Ad aprire la missione, il 24 settembre alle 18.30, sarà il vescovo Giuseppe Marciante

«Faranno irruzione nel quartiere e lo conquisteranno a Gesù». Poche parole di don Maurizio Modugno, parroco a San Valentino, sintetizzano la missione popolare che dodici seminaristi del Pontificio Seminario Romano Maggiore intraprenderanno dal 24 settembre al 5 ottobre. Di un «risveglio della fede qui c’è proprio bisogno», spiega don Maurizio, dal 2012 al Villaggio Olimpico: «Occorre ritrovare parte del quartiere: bambini, giovani e la fascia di 30-40enni perduti dietro al mondo del lavoro». Così seminaristi, sacerdoti e collaboratori della parrocchia lavoreranno fianco a fianco per comunicare la gioia dell’incontro con Cristo, «che poi è il tema della missione: “Rallegratevi nel Signore, sempre; ve lo ripeto ancora, rallegratevi” (San Paolo, Filippesi 4, 1)».

Per questo ci sarà spazio per incontri con tutti, nei loro luoghi di vita: scuole, giardinetti e pub. «Attenzione sarà riservata alle persone più in difficoltà, ad esempio – aggiunge don Maurizio – raggiungeremo i malati nelle loro case per la comunione». E se saranno numerosi i momenti di preghiera in chiesa e i centri d’ascolto nelle case, animati dai gruppi operanti in parrocchia, non mancheranno tornei di calcio e spettacoli. Il 1° ottobre sarà monsignor Guerino Di Tora, vescovo ausiliare per il Settore Nord, a presiedere alle 19 una solenne concelebrazione eucaristica: intanto, fervono i preparativi di una missione popolare che, sorride don Maurizio, «corre per le vie del quartiere come un tam tam molto ascoltato».

È una missione popolare «a 360 gradi» anche quella che avrà come cuore pulsante la parrocchia San Tarcisio, a Quarto Miglio: «Qui abbiamo iniziato 25 anni fa, siamo stati i primi a partecipare alle missioni», racconta don Stefano Ranfi spiegando che «è bellissimo sia per i seminaristi che per la parrocchia, che vive un vero risveglio su tutto il territorio non solo ad intra ma ad extra». È ai giovani che la missione «si rivolge in modo particolare: andremo nelle scuole, cattoliche e non, per un contatto con i ragazzi, poi nei loro punti di ritrovo per offrire una proposta e farli tornare in parrocchia».

Anima dell’iniziativa saranno i seminaristi, che «con la loro testimonianza e il loro entusiasmo ci aiuteranno a riscoprire la gioia di credere e servire». Ad aprire la missione, il 24 settembre alle 18.30, sarà monsignor Giuseppe Marciante, vescovo ausiliare per il Settore Est, con la solenne celebrazione di conferimento del mandato missionario ai seminaristi e ai parrocchiani che collaborano alla missione. Dai volontari vincenziani ai neocatecumenali, tutti i gruppi si stanno dando da fare per l’evento che si conclude il 5 ottobre: «Senza unione la comunità non è incisiva.

Siamo contenti di mettere in gioco tutte le risorse per l’obiettivo di rimettere Gesù al centro delle nostre vite». Via Crucis, adorazioni e processioni mariane scandiranno la vita a San Tarcisio, dove per la prima volta sarà fatto «un esperimento di vita comunitaria: i circa 30 ragazzi dei gruppi giovani per sei giorni vivranno con i seminaristi, in una sorta di campo scuola ma nella vita di tutti i giorni. L’obiettivo è creare un grande legame di fraternità, senza tv né internet, per scoprire un modo nuovo di vivere le relazioni, la cosa da cui tutti oggi fuggono».

22 settembre 2014