Papa al Gemelli: situazione stazionaria, con brevi momenti senza ossigeno
Nel 32° giorno di ricovero, riferisce la Sala stampa della Santa Sede, Francesco ha continuato le terapie e la fisioterapia. Si ricorre di meno alla ventilazione ad alti flussi durante la giornata, e la notte si cerca di ridurre la ventilazione meccanica
«Per alcuni momenti brevi il Papa può stare senza ossigeno, ad esempio per piccoli spostamenti da un ambiente all’altro». Lo rende noto la Sala stampa della Santa Sede, a proposito della giornata di oggi, 17 marzo, la trentaduesima di degenza del Papa al Policlinico Gemelli per una polmonite bilaterale. «La giornata di oggi è trascorsa come quella di ieri. Il Papa ha continuato le terapie e la fisioterapia respiratoria e motoria. Per i medici la situazione resta stazionaria: i lievi miglioramenti si misurano in particolare sul lavoro di fisioterapia, sia motoria che respiratoria, e la stabilità resta un fatto positivo», si legge nella nota della Sala stampa.
Altro dato nuovo è il fatto che «si ricorre di meno alla ventilazione ad alti flussi durante la giornata, utilizzando le cannule nasali, mentre la notte si sta cercando di ridurre la ventilazione meccanica». Quanto alla prima fotografia del Papa, diffusa ieri, domenica 16 marzo, dalla Sala stampa vaticana fanno notare che «ognuno sceglie di farsi riprendere come vuole». Il gonfiore della mano, invece, «è frutto della ridotta mobilità ed oggi è già diminuito».
Fonti vaticane sottolineano che tutta l’attività del Papa «è per ora sospesa, fino al rientro dall’ospedale»”, in merito al quale non circolano finora date precise, tranne l’indicazione della necessità di «ulteriori giorni» di terapia ospedaliera segnalata nell’ultimo bollettino medico. Per il prossimo è atteso non prima di mercoledì bisognerà aspettare almeno mercoledì 19 marzo.
17 marzo 2025