Colletta per la Terra Santa, Gugerotti: «Risorsa imprescindibile»

Il prefetto del dicastero per le Chiese orientali invita i vescovi del m ondo a «sostenere le comunità cristiane» attraverso la tradizionale raccolta di offerte del Venerdì Santo

«Caro fratello nell’episcopato, sono qui anche quest’anno per parlarti della Terra Santa. Sento forte la responsabilità di rivolgermi ai vescovi cattolici del mondo, a nome del Santo Padre, per farvi pervenire l’appello della Chiesa, in risposta al grido di chi si trova in grave sofferenza». Inizia con queste parole la lettera indirizzata dal cardinale Claudio Gugerotti, prefetto del dicastero per le Chiese orientali, a tutti i vescovi del mondo in vista della tradizionale Colletta pro Terra Sancta, tradizionalmente ripetuta ogni anno il Venerdì Santo «o in altra data localmente fissata».

Il cardinale scrive mentre è ancora in corso la tregue tra Israele e Hamas – che «non basterà da sola a risolvere i problemi e ad estinguere l’odio in quell’area» -, condividendo la speranza che «il trionfo della morte inferta non sia la sua eterna vittoria. E ci torna la speranza – aggiunge – di vedere il Risorto, Gesù Cristo nostro Signore, che proprio in quella terra mostrò, vivo, le piaghe della sua passione». Ricorda le parole rivolte dal Papa ai cristiani che abitano i Luoghi Santi – «Grazie per quello che siete, grazie perché volete rimanere nelle vostre terre, grazie perché sapete pregare e amare nonostante tutto. Siete un seme amato da Dio» – e richiama al «dovere, e uso questo termine con trepidazione ma con decisione, di correre per aiutare, appena concretamente possibile, la vita a rinascere».

Nelle parole del porporato, «tutti, a partire dai bambini, hanno diritto a vivere in pace e a riavere case e scuole, a giocare insieme senza la paura di rivedere il ghigno satanico della morte. È vero. Per noi cristiani – evidenzia – i Luoghi Santi hanno un valore particolare, sono incarnazione dell’Incarnazione. Essi sono stati custoditi fin dagli inizi dalle comunità cristiane, nella varietà delle loro tradizioni, e da secoli i Frati minori della Custodia li curano con fedeltà mirabile». Gugerotti ricorda le iniziative «di grande valore pastorale» sbocciate negli anni intorno a quei luoghi: «Parrocchie, scuole, ospedali, case per anziani, centri di assistenza a migranti, sfollati, rifugiati. Proprio per aiutare a sostenere tutto questo – prosegue – il santo Papa Paolo VI ha istituito la  Colletta per i Luoghi Santi». Collette che quest’anno «diventa una risorsa imprescindibile: dopo la pandemia, la quasi completa interruzione dei pellegrinaggi e delle piccole attività che  soprattutto i cristiani hanno creato a lato di essi, molti sono stati costretti all’esilio. Se vogliamo rinforzare la Terra Santa e assicurare il contatto vivo con i Luoghi Santi – scrive ancora il cardinale -, occorre sostenere comunità cristiane che, nella loro varietà, offrano al Dio-con-noi la loro lode perenne, anche a nome nostro. Ma perché questo avvenga, abbiamo assoluto bisogno del dono generoso delle vostre comunità».

L’invito ai vescovi è a farsi «apostoli persuasivi di questo impegno. La Terra Santa, i Luoghi Santi, il Popolo Santo di Dio sono la vostra famiglia, perché sono patrimonio di tutti noi. Sentite, vi prego, la Colletta come una delle vostre priorità pastorali: qui è in gioco la sopravvivenza di questa nostra preziosa presenza, che risale direttamente ai tempi di Gesù. Papa Francesco – conclude il porporato – invia a tutti voi la sua benedizione: Dio non dimenticherà, particolarmente in questo anno giubilare della Speranza, chi si sarà fatto testimone della sua provvidenza e strumento della sua pace. I nostri cristiani di quelle terre vi aspettano. Grazie e buon pellegrinaggio giubilare».

17 marzo 2023