Giornata mondiale dei poveri: l’impegno di Fonte d’Ismaele e Medicina solidale

In un anno accompagnati 500 ragazzi tra i 7 e i 16 anni. Attività anche a favore di 800 nuclei familiari con distribuzione settimanale di pacchi viveri. Allarme per il «lavoro povero»

Alla vigilia della Giornata mondiale dei poveri, il 17 novembre, Fonte d’Ismaele e Medicina Solidale fanno il punto sulle attività svolte nel 2024 a favore dei diritti di bambini e ragazzi. Attraverso i 4 ambulatori nei municipi V, VI e VII e le unità di strada attive nei municipi IV, V, VI e VII, in un anno – in maniera completamente gratuita – hanno risposto risposto al bisogno educativo e relazionale di 500 ragazzi di età compresa tra i 7 e i 16 anni, dando vita a laboratori di giardinaggio e arte. Con questi ultimi, è stato realizzato un mosaico che ha abbellito la stazione della Metro C “Torre Gaia”, come forma di partecipazione delle persone di minore età alla costruzione della città ideale.

Non solo. Grazie ai medici delle due associazioni, sono stati attivati progetti di sorveglianza pediatrica, soprattutto sull’evasione vaccinale e sul rischio di sviluppare patologie dello scheletro, in particolare la scoliosi e il piede piatto. Attraverso i dietisti, è stato sorvegliato nei bambini il rischio di sviluppare patologie della nutrizione, in particolare l’obesità, e prevenire patologie dell’apparato cardiovascolare, come l’ipertensione, legata all’eccessivo contenuto di sodio contenuto nei “cibi spazzatura”. Proprio per questo, da gennaio a oggi 800 nuclei familiari sono stati coinvolti in un progetto di sorveglianza nutrizionale mirato a ridurre la povertà alimentare e l’esclusione di gruppi alimentari significativi per la crescita dei bambini, attraverso la distribuzione di latte, yogurt, carne, pesce, frutta, verdura, formaggio. Ogni settimana sono 100 i pacchi viveri distribuiti nei centri di Fonte d’Ismaele e Medicina Solidale. La scorsa estate poi è stato promosso un centro estivo che ha accolto 60 ragazzi, di cui il 35% affetto da patologia dello spettro autistico, specchio di un disagio psichiatrico infantile in crescita, che rischia di rimanere sommerso.

«In occasione della Giornata mondiale dei poveri, vogliamo evidenziare come le nostre associazioni anche nel 2024 si sono impegnate a contrastare la forma più grave di povertà che colpisce oggi il nostro Paese, che è quella che colpisce i bambini, i ragazzi e i giovani, soprattutto quelli che noi, attraverso le unità di strada, incontriamo nelle periferie nascoste della nostra città. Accanto ai numeri – prosegue -, vorremmo anche esprimere il nostro personale allarme rispetto al fenomeno del lavoro povero, che colpisce la maggior parte delle famiglie, di cui il 40% italiane, che si rivolge alla rete dei nostri ambulatori. In ciascuno dei nostri pazienti, in ciascun bambino, uomo, donna o anziano, noi ravvisiamo la presenza di Cristo, malato, straniero, assetato, affamato e anche in carcere». Si tratta dell’ultima esperienza avviata dall’associazione, «per gli adulti ormai da anni accogliendo persone per lavori di pubblica utilità e di messa alla prova, e per i più giovani grazie a un recente accordo col Dipartimento per la giustizia minorile che ci ha permesso di creare spazi dove minori autori di reati possono sperimentare percorsi di recupero della loro persona, delle loro relazioni e di un nuovo inserimento nella società civile, non più come criminali ma come cittadini che partecipano attivamente alla costruzione di una società più solidale, più coesa, più aperta e più libera».

15 novembre 2024