Dalle claustrali di Santa Rita da Cascia arriva “Aiutami a pregare”

Il libro nei negozi e online dall’11 novembre (Ed. Tau). La priora suor Bernardinis: «La preghiera, caldo abbraccio che ci lega a Dio e colma il senso di vuoto»

Dopo i volumi dedicati alla maternità e al lutto, dall’11 novembre arriva nelle librerie e online il terzo volume della collana “Rita Quotidiana” (Tau editrice) dedicato al tema della preghiera. Le claustrali del monastero di Santa Rita da Cascia continuano a offrire consigli ispirati a santa Rita. Il risultato è uno strumento per riscoprire la preghiera, nella vita personale e comunitaria, “strada” per orientarci nel mondo e nella nostra interiorità.

“Aiutami a pregare”: questo il titolo del volume – già disponibile su shop.santaritadacascia.org -, che propone un percorso spirituale, tra riflessioni e testimonianze vere. Si parla del valore che ha la preghiera nella quotidianità, come bussola per ritrovarsi. Di come sia necessario predisporsi alla preghiera, non una tecnica ma mezzo per vivere a pieno la nostra umanità, fatta anche di infinito. Le monache rispondono anche alla domanda: perché sembra che a volte Dio non ci ascolti? Infine, la preghiera è presentata come sostegno tanto nella sofferenza quanto nella gioia, centrale per aiutare noi stessi ma anche gli altri, a cominciare dalla famiglia.

«Oggi ci basta prendere lo smartphone non solo per scattare foto, filmare, guardare notizie o film, possiamo controllare casa, accendere il forno a distanza, inserire l’allarme, viaggiare per vie sconosciute. Eppure, non esiste strumento tecnologico, come invece la preghiera, che possa metterci in contatto con noi stessi e riempire quel vuoto a volte presente nel nostro cuore, che solo Dio può colmare – scrive nell’introduzione suor Maria Rosa Bernardinis, madre priora del Monastero Santa Rita da Cascia -. Questa è la prova che, per quanto siano grandi le nostre capacità intellettuali, per quanto abbondanti siano i nostri beni materiali, per quanto sia soddisfacente il livello di benessere raggiunto, non riusciamo a bastare a noi stessi».

Nelle parole della monaca, «la preghiera, caldo abbraccio che ci lega a Dio, consente di metterci di fronte a noi, ci aiuta a interrogarci sul senso della nostra esistenza, che rimane oscuro e sconfortante se non entra in rapporto col Signore. Santa Rita l’ha compreso e la preghiera le ha permesso di specchiarsi in Dio per non perdere mai se stessa»

Il libro nasce «dal prezioso servizio di ascolto delle claustrali e in accoglimento all’invito di Papa Francesco che ha voluto il 2024 Anno della preghiera», spiegano dalla Fondazione Santa Rita da Cascia. Si arricchisce così la collana che ha preso vita nell’ottobre 2023, con l’uscita del primo libriccino sulla maternità, dal titolo “Aiutami a essere madre”, per accompagnare le madri e coloro che vogliono diventarlo. A marzo 2024, poi, è stato pubblicato “Aiutami a superare il lutto”, in cui le monache invitano a elaborare la mancanza, guardando alla risurrezione, che porta tutti – credenti o meno – a fare i conti con la morte e la possibilità di andare oltre e rinascere. «Per il 2025, la collana è destinata a crescere con un quarto volume sul tema della speranza, nell’anno del Giubileo. La volontà delle monache è continuare il percorso parlando, ad esempio, di malattia, famiglia, carità e solitudine».

8 novembre 2024