Alluvioni in Spagna: sale a 105 il numero dei morti
In 8 ore caduta la pioggia di un anno. Proclamati tre giorni di lutto nazionale. La zona più colpita è la provincia di Valencia – dove si contano più di 120mila sfollati -, insieme ad altre zone dell’est. Mobilitata la rete Caritas
Al momento sono 105 i morti – il numero più alto a Valencia, ma anche in Castilla-La Mancha e nella provincia di Malaga – nelle inondazioni torrenziali che martedì 29 ottobre hanno colpito la Spagna. Tra questi, diversi bambini. Decine i dispersi. Oltre 120mila gli sfollati soltanto nella regione di Valencia, la zona più colpita, insieme a Castilla-La Mancha e Andalusia. Ma il bilancio delle vittime è ancora provvisorio, con centinaia di persone che sono rimaste intrappolate dall’acqua all’interno dei veicoli, nei centri commerciali, nelle case di cura, sui tetti o persino aggrappate per ore agli alberi. Il governo spagnolo intanto ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale.
A scatenare la tempesta di acqua e fango, il fenomeno della “gota fría”, la goccia fredda, un evento meteorologico comune in questa parte d’Europa e in questo periodo dell’anno: una circolazione depressionaria conosciuta come Dana, vale a dire “Depresión aislada en niveles altos”, “Depressione isolata a livelli alti”, che coincide di solito, nel Mediterraneo occidentale, con l’inizio dell’autunno e della primavera. Questa volta ha letteralmente sommerso la regione orientale della Spagna, dove in 8 ore è caduta la pioggia di un anno, riferisce l’agenzia meteorologica statale spagnola, parlando di «precipitazioni straordinarie». Ora si teme per la provincia di Barcellona.
Ancora impossibile, per l’esecutivo, fornire dati ufficiali sui dispersi, mentre è stata immediatamente attività l’unità di crisi, per gestire l’emergenza. Le operazioni di soccorso proseguono, nel sud e nell’est, ma le linee elettriche abbattute hanno interrotto l’erogazione di elettricità, le strade sono impraticabili e anche le reti telefoniche sono crollate. Per segnalare familiari di cui non si hanno notizie, comunque, è stata attivata a Valencia una linea dedicata, al numero 900365112.
La Caritas diocesana di Valencia, informa l’Agenzia Sir, si è messa a disposizione delle pubbliche amministrazioni per qualsiasi necessità. Al momento si sta coordinando con il Comune di Valencia per sostenere le persone sfollate ospitate nell’Alqueria del Basket e nel Complesso Municipale Pechina. Nel frattempo ha aperto due conti per raccogliere donazioni in denaro con cui sostenere le zone più colpite: La Ribera, la regione di Utiel-Requena, La Hoya de Bunyol e l’area metropolitana di Valencia. Anche l’Università Cattolica di Valencia ha sospeso tutte le lezioni e le attività studentesche. Il presidente della Conferenza episcopale spagnola Luis Argüello ha inviato un messaggio all’arcivescovo di Valencia Enrique Benavent, che ha ringraziato pubblicamente tutte le diocesi della Spagna che stanno offrendo aiuto.
Il premier Pedro Sánchez ha assicurato che il governo metterà sul tavolo tutte le risorse disponibili per aiutare le comunità colpite dall’alluvione. «La Spagna intera piange con voi – ha detto -. Non vi lasceremo soli». Quindi ha aggiunto che lo Stato si impegnerà ad assistere le popolazioni colpite a «ricostruire le loro vite il prima possibile», così come le loro «strade, piazze e ponti». Anche re Felipe VI si è detto «devastato» e ha ringraziato i servizi di emergenza «per il lavoro titanico che hanno svolto fin dall’inizio». Su X l’espressione del cordoglio della famiglia reale, che offre «le più sentite condoglianze» alle famiglie delle vittime.
Parla di «tragedia non solo nazionale ma anche europea» la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, che assicura su X: «In quanto tale, otterrà una risposta europea. Siamo pronti ad aiutare con le forniture di emergenza. Quando arriverà il momento, possiamo anche aiutare a ricostruire». Solidarietà anche nel post del presidente del Consiglio europeo Charles Michel. «I nostri pensieri – scrive – sono rivolti alla popolazione spagnola durante queste devastanti inondazioni. Le nostre più sentite condoglianze vanno alle vittime e alle loro famiglie. Caro Pedro Sanchez, siamo al tuo fianco. A tutte le squadre di soccorso, grazie per il loro incredibile incredibile nel salvare le vite. L’Europa è pronta per fornire il suo aiuto».
Affidata ai social anche la reazione della premier italiana Giorgia Meloni. «Desidero esprimere la mia solidarietà e quella del governo italiano alla comunità spagnola duramente colpita dalle alluvioni che hanno messo in ginocchio interi territori, in particolare la città di Valencia – si legge nel post -. Rivolgo il mio pensiero di vicinanza ai familiari delle vittime. L’Italia è vicina alla Spagna in questo terribile momento». La Farnesina intanto rende noto che al momento non risultano italiani tra le vittime dell’alluvione. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani comunque, dichiarano, segue «con la massima attenzione» la situazione. In ogni caso, «per qualsiasi emergenza» l’invito è a contattare l’unità di crisi, al numero +390636225.
31 ottobre 2024