Ginevra: l’«omaggio» di Mattarella all’Unhcr

Il presidente della Repubblica in visita alla sede dell’Agenzia Onu, «costante richiamo alla dimensione umana della convivenza internazionale». Il saluto a italiane e italiani

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha fatto visita questa mattina, 1° ottobre, alla sede dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), a Ginevra. Ad accoglierlo, l’Alto Commissario Filippo Grandi. «Sono lieto di essere qui per la prima volta, come presidente della Repubblica italiana, per non soltanto incontrarsi, ascoltare, dialogare, ma per rendere omaggio a quello che qui viene svolto – ha detto -. È un punto cruciale sempre di più nella vita internazionale. Perché è un costante richiamo, sempre più necessario a quanto sembra, alla dimensione umana della convivenza internazionale. Agli elementi essenziali che compongono la comunità umana. Per questo – sono ancora le parole del capo dello Stato – il sostegno all’Agenzia, l’apprezzamento per quello che fa è elevatissimo. E per quanto mi riguarda è assolutamente pieno».

Mattarella ha definito «un piacere» incontrare, «salutare tutti coloro che operano qui in questo segmento fondamentale delle Nazioni Unite. Che, appunto, riguarda però gli aspetti di emergenza costante che sono quelli che richiamano ai punti fondamentali, ripeto, della dimensione umana». In particolare, ha espresso il «gran piacere» di «salutare gli italiani e le italiane che lavorano qui. Siete, per quanto riguarda il nostro Paese, una rappresentanza di primissimo livello nella dimensione internazionale – è il tributo del presidente -. Naturalmente non siete rappresentanti dell’Italia, ma dell’Agenzia. Però portate qui anche il contributo del nostro modo di pensare, della civiltà, della volontà di pace, di rispetto della vita umana. È quello che vi accomuna a tutti gli altri funzionari e dipendenti dell’Agenzia – ha continuato -. È un contributo alla vita internazionale ma anche al prestigio del nostro Paese. Quindi grazie per quello che fate e auguri», la conclusione.

Gratitudine anche nelle parole di Grandi, nei confronti di Mattarella, «per il suo sostegno di lunga data alle questioni riguardanti le persone rifugiate. L’Italia – ha detto – è un partner cruciale a livello globale sia per il sostegno umanitario che fornisce all’estero sia per la solidarietà che dimostra nel Paese nei confronti delle persone che necessitano di protezione internazionale. L’approccio positivo del presidente è un esempio per gli altri nel tentativo di promuovere la coesione sociale e la comprensione reciproca».

La collaborazione dell’Unhcr con l’Italia, Paese situato ai confini esterni dell’Europa, si è notevolmente ampliata nel corso degli anni, evidenziano dall’Agenzia Onu in una nota, con l’Unhcr «attivamente impegnata a lavorare con i governi italiani per garantire la protezione e le soluzioni per le persone che arrivano in primo luogo attraverso le rotte del Mediterraneo e dei Balcani. L’Unhcr – si legge ancora nel testo – collabora inoltre con la società civile, le autorità locali, le università e il settore privato che, come Sistema Paese, portano un contributo indispensabile per la protezione e l’integrazione dei rifugiati, così come dimostrato negli impegni presi al Forum Globale sui Rifugiati del 2023».

L’Italia è diventata uno dei primi 20 donatori globali dell’Unhcr, e la visita del presidente Mattarella«rappresenta un momento significativo per l’Unhcr e per il rafforzamento delle relazioni tra l‘Agenzia e l’Italia – sono ancora le parole contenute nella nota -. L’Italia continua a giocare un ruolo cruciale nel fornire protezione e aiuti alle persone costrette alla fuga e nel promuovere gli sforzi umanitari e il sostegno ai Paesi ospitanti e a quelli di transito».

1° ottobre 2024