Alluvione in Emilia Romagna e Marche

Il ciclone Boris è arrivato sull’Italia. Fiumi esondati. Migliaia gli sfollati. Colpite le province di Bologna, Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini. Anche la Riviera del Conero è sotto un metro d’acqua. Scuole chiuse in diversi territori. Treni sospesi

Nella serata di ieri, 18 settembre, il ciclone Boris è arrivato sull’Italia. Colpite, in particolare, Emilia Romagna e Marche: dalla provincia di Bologna alla Riviera del Conero, in provincia di Ancona. Almeno un migliaio le persone evacuate in Emilia Romagna – circa 800 nel ravennate e quasi 200 nel bolognese -, che hanno passato la notte in centri di accoglienza allestiti in scuole e centri sportivi, mentre con l’avanzare della piena i sindaci raccomandavano di restare ai piani alti o di lasciare le abitazioni. Alcune persone sono state soccorse in gommone o in elicottero. Oggi, 19 settembre, restano chiusi uffici, negozi e scuole.

Scuole chiuse anche in alcuni Comuni delle Marche, dove l’intera Riviera del Conero è sotto un metro d’acqua. Da Numana a Porto Recanati – in provincia di Ancona e Macerata -, strade allagate e case senza elettricità. Diverse le zone isolate. Alcune abitazioni sono state sgomberate in tempo, in vista della piena del fiume Musone.

Oltre 500 gli interventi effettuati dai Vigili del fuoco nelle ultime 24 ore. La situazione più critica nel territorio della provincia di Ravenna, già colpita lo scorso anno da due ondate di piena, ma anche a Forlì e nel bolognese dove la pioggia continua intensa e incessante. Lo conferma anche il vescovo Lorenzo Ghizzoni (Ravenna-Cervia). «La situazione sembra diventare ogni ora più grave – commenta al Sir -. Le autorità si danno da fare in modo significativo con interventi e comunicazioni di giorno e di notte a tutti i cittadini. Il timore è che per alcune zone si ripeta la tragedia dello scorso anno», confida. E aggiunge: «Ho sentito i vescovi di Imola e Faenza preoccupati. In città l’acqua non è ancora arrivata ma siamo in apprensione perché i canali dell’acqua oltre a un certo livello non tengono. Siamo in situazione di ansia e attesa».

La circolazione ferroviaria è al momento sospesa tra Forlì e Faenza, tra Ravenna e Castelbolognese, tra Ravenna e Ferrara, e tra Ravenna e Faenza. A seguito delle misure adottate i treni Alta velocità, Intercity e Regionali possono subire limitazioni di percorso o cancellazioni ed essere instradati sul percorso alternativo. Al momento, spiegano dalle Ferrovie dello Stato, non è possibile attivare servizi con autobus sostitutivi a causa dell’impraticabilità delle sedi stradali. Le scuole restano chiuse.

Al momento, dalle prime verifiche svolte non risultano vittime o dispersi per le esondazioni della notte in Emilia-Romagna. In provincia di Ravenna persone sono state soccorse con elicotteri o via terra e in via preventiva ci sono state evacuazioni, operazioni coordinate dalla prefettura guidata da Castrese De Rosa.

19 settembre 2024