Caldo: in Italia oltre 880mila bambini esposti a temperature torride

L’allarme lanciato da Save the Children, che ricorda i consigli per proteggere i più piccoli. 17 le città da bollino rosso, tra cui Roma. La fascia 0-3 anni particolarmente vulnerabile

C’è anche Roma tra le 17 città che in questi giorni sono investite da ondate di calore estremo, tanto da essere classificate come bollino rosso dal ministero della Salute. Sono le città che registrano nel corso della giornata i livelli massimi di calore: oltre alla Capitale, Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Palermo, Perugia, Pescara, Rieti, Trieste, Verona e Viterbo.

«Pericoloso», avverte Save the Children, l’impatto sul benessere di bambine, bambini e adolescenti. Basti pensare che nella giornata di oggi, 19 luglio, sono oltre 880mila i minori in Italia esposti a temperature torride. Circa il 18% di loro – pari a quasi 160mila – ha meno di 4 anni e risulta essere più vulnerabile ai problemi di salute che le alte temperature possono causare, rimarcano dall’organizzazione, ricordando come nel nostro Paese la probabilità di eventi estremi legati alla crisi climatica è aumentata del 9% in 20 anni e i più piccoli rischiano di subire in modo pesante i disagi che questo comporta. «L’emergenza caldo è ancora più grave per i bambini che vivono in famiglie in condizioni di svantaggio economico, o abitano in ambienti piccoli, insalubri o sovraffollati. In Italia, il tasso di sovraffollamento delle abitazioni nella fascia 0-17 anni è molto elevato: 2 bambini su 5 (il 40,9% dei minorenni nel 2023) rispetto a una media europea del 25%. Nel 2023, Istat stima che il 9% delle famiglie italiane vivano in abitazioni con irregolarità nell’irrigazione dell’acqua, per problemi nella rete idrica locale, parliamo di 2,3 milioni di famiglie prevalentemente residenti nel Mezzogiorno».

Le aree urbane sono maggiormente colpite dal surriscaldamento e sono interessate in maniera rilevante dagli effetti negativi dei cambiamenti climatici. Save the Children sottolinea come la crisi climatica sia una crisi dei diritti dell’infanzia e mette a rischio circa 1 miliardo di bambini – quasi metà della popolazione infantile mondiale – che vivono in Paesi ad alto rischio di subire gli impatti del cambiamento climatico e i minori già colpiti dalle disuguaglianze sono maggiormente a rischio. Secondo l’Organizzazione meteorologica mondiale, le temperature europee si stanno riscaldando a una velocità doppia rispetto alla media globale. Save the Children chiede dunque ai governi nazionali di attuare politiche che limitino il riscaldamento delle temperature a 1,5 gradi centigradi rispetto ai livelli preindustriali, al fine di mitigare l’impatto negativo del cambiamento climatico sui bambini, e politiche che sostengano le comunità ad adattarsi, come i programmi di educazione alla salute nelle scuole e l’implementazione di sistemi di allerta precoce per eventi climatici estremi. «È essenziale attuare una giusta transizione ecologica, che includa interventi contro la povertà multidimensionale, le disuguaglianze e l’ingiustizia climatica e intergenerazionale», concludono.

Dall’organizzazione ricordano infine i consigli pratici per proteggere i bambini dal caldo estremo.

19 luglio 2024