Attacco all’ospedale pediatrico di Kiev, Shevchuk: «Mondo condanni crimine»

La condanna dell’arcivescovo maggiore dei greco-cattolici ucraini: «Fermare la mano dello spietato assassino. Immagini brutali». Il vescovo Krivitskiy: questo attacco è una bestemmia

«Oggi mi rivolgo, grido alla coscienza di tutte le persone del mondo intero. Vi chiedo di condannare questo crimine e di fare tutto in vostro potere per fermare e punire la mano dello spietato assassino. Oggi piangiamo insieme a tutte le vittime». Parole durissime di condanna e di dolore quelle pronunciate dall’arcivescovo maggiore dei greco-cattolici ucraini Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, in una dichiarazione diffusa dopo l’attacco missilistico sull’ospedale pediatrico a Kyiv e ad una clinica per la maternità che si trova sulla riva sinistra del fiume Dnipro.

«Immagini brutali di una grande tragedia scuotono l’Ucraina e il mondo – scrive Shevchuk -. I russi hanno deliberatamente attaccato un ospedale pediatrico. È ancora in corso la rimozione delle macerie, ma sappiamo già di decine di morti e quasi un centinaio di feriti. Tra le vittime ci sono bambini, medici, i genitori. È straziante vedere che quei bambini, che sono giunti per salvare la propria vita, proprio nel centro di dialisi, siano stati uccisi senza pietà dai criminali russi. Molti bambini – osserva l’arcivescovo maggiore – erano in pericolo di vita perché collegati ai ventilatori polmonari artificiali. Numerosi bambini, in quel momento, erano sottoposti a interventi chirurgici. È stata proprio l’interruzione di corrente a portarli a un passo dalla morte. In nome di Dio, con tutta la determinazione, condanniamo questo crimine contro l’umanità».

Shevchuk aggiunge: «Questo non è solo un crimine contro le leggi e i principi umani, contro le norme internazionali che ci parlano di costumi e regole della conduzione della guerra. Secondo la morale cristiana, questo è un peccato, che grida vendetta al cielo». Il comunicato si conclude con una preghiera per tutte le vittime, «soprattutto per i bambini uccisi innocentemente», con parole di condoglianze ai parenti e amici delle vittime e un pensiero a quanti «in questi minuti, operatori sanitari e volontari, disposti a catena umana rimuovono i massi per salvare anche quei bambini, il cui cuore continua a battere sotto le macerie».

Anche il vescovo di Kiev-Žytomyr, Vitaliy Krivitskiy, si è recato all’ospedale pediatrico. Contattato al telefono dal Sir dice: «Siamo nell’ospedale attaccato dai russi. Dalle informazioni sappiamo che ci sono tante persone colpite dal bombardamento e tanti che si trovano ancora feriti e morti sotto le macerie».

Il vescovo si è recato sul posto insieme ai rappresentanti della Caritas-Spes per capire «cosa serve e cosa servirà in futuro. Abbiamo portato con noi acqua e strumenti necessari per aiutare fisicamente a liberare le persone dalle macerie. Stiamo vedendo anche la grande solidarietà della città in questo momento. In molti sono arrivati qui per portare aiuto, acqua e tante cose che possono essere necessarie. Purtroppo vediamo anche un traffico intenso di ambulanze che arrivano quasi ogni minuto a prendere i feriti e portarli in altri ospedali».

Di fronte a questi attacchi, l’Ucraina oggi si stringe nel dolore e nello choc. «Questo attacco – commenta il vescovo Krivitskiy – è una bestemmia, è un’ulteriore testimonianza che la Russia è uno Stato terroristico. Hanno attaccato un ospedale pediatrico per bambini malati. Sono state colpite anche altre parti della città. Purtroppo gli attacchi continuano».

Il vescovo si rivolge all’Europa: «Lanciamo un appello da questo luogo ferito alle società europee: fermate questa malvagità. Vi chiediamo una preghiera per questi bambini e per le loro famiglie. Le vittime di questo attacco sono bambini e bambini malati. Queste vittime mostrano tutto il nostro dolore e sono un monito per il popolo europeo perché si attivi a fermare Putin. Aiutateci a proteggere i nostri bambini».

In seguito all’attacco all’ospedale per bambini di Okhmatdyt a Kiev, l’Unicef Ucraina ha fornito: kit di emergenza sanitari e di primo soccorso, lampade a energia solare, acqua potabile, supporto per la salute mentale e psicosociale, kit igienici, kit ricreativi e materiali per bambini. L’Unicef Ucraina – fa sapere l’organizzazione sul suo profilo X –  sta lavorando con le autorità locali e i partner per identificare e supportare i bisogni dei bambini che sono stati trasferiti in altre strutture sanitarie e per fornire ulteriore assistenza di emergenza all’ospedale danneggiato e alle altre comunità colpite dagli attacchi di ieri. «I bambini, i civili, i servizi e le strutture essenziali devono essere protetti», scrive Unicef che insieme ai suoi partner sta rispondendo ai bisogni immediati di bambini e famiglie in seguito all’attacco di lunedì a uno dei più grandi ospedali per bambini dell’Ucraina. «Soprattutto i bambini hanno bisogno di una pace durevole».

 

9 luglio 2024.