Medici senza frontiere: a Gaza, «situazione apocalittica»
La responsabile medica racconta la situazione nell’ospedale di Al-Aqsa, dove nell’ultima giornata sono arrivati 70 morti e oltre 300 feriti, per lo più donne e bambini
«Almeno 70 morti e oltre 300 feriti, la maggior parte dei quali donne e bambini, sono arrivati dalla giornata di ieri all’ospedale di Al-Aqsa, supportato da Medici senza frontiere (Msf), a causa dei pesanti attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza». L’organizzazione umanitaria lo scrive in un post su X, riportando la testimonianza di Karin Huster, responsabile medica di Msf a Gaza. «L’odore di sangue nel pronto soccorso è insopportabile. Ci sono persone stese ovunque, sul pavimento, fuori… I corpi sono stati portati in sacchi di plastica. La situazione è apocalittica», sono le parole di Huster.
Al-Aqsa è una delle poche strutture sanitarie ancora funzionanti nell’Area di Mezzo della Striscia. Qui le equipe mediche stanno cercando di far fronte a un enorme afflusso di pazienti, molti dei quali arrivano con gravi ustioni, ferite da schegge, fratture e altre lesioni traumatiche, riferiscono da Msf. «Con la folle escalation di violenza in varie località della Striscia di Gaza nelle ultime 48 ore, e mentre il valico di Rafah è chiuso da oltre un mese, il sistema sanitario è stato portato al limite del collasso – aggiunge Huster -. I ripetuti attacchi sono inaccettabili e le conseguenze sui civili dimostrano il totale disprezzo per le vite umane a Gaza. Questa catastrofe provocata dall’uomo deve finire subito», il monito.
5 giugno 2024