Francesco al Verano: «La via della santità è quella della felicità»

Al cimitero monumentale la Messa per la solennità di Ognissanti. L’omaggio ai defunti della diocesi e l’incontro col commissario di Roma Tronca

Al cimitero monumentale la Messa per la solennità di Ognissanti. L’omaggio ai defunti della diocesi e l’incontro col commissario di Roma Francesco Paolo Tronca

«La via della santità è la stessa via della felicità: è la via che ha percorso Gesù. Anzi, è Lui stesso questa via». Lo ha detto Papa Francesco ieri pomeriggio, domenica 1° novembre, solennità di tutti i Santi, nell’omelia della Messa presieduta all’ingresso monumentale del cimitero del Verano e concelebrata dal cardinale vicario Agostino Vallini, dall’arcivescovo Filippo Iannone, vicegerente della diocesi di Roma, e dal parroco di San Lorenzo fuori le mura, padre Armando Ambrosi.

Di fronte ai numerosi fedeli presenti al Verano, il Santo Padre ha indicato «la strada che conduce al Cielo» prendendo spunto dal Vangelo delle Beatitudini appena proclamato. «È un cammino difficile da comprendere perché va controcorrente – ha avvertito Francesco – ma il Signore ci dice che chi va per questa strada prima o poi diventa felice». Quindi entra nel dettaglio: «Beato è il povero in spirito perché ha il cuore spogliato e libero da tante cose mondane ed è “atteso” nel regno di Dio». Felici, ha proseguito, «quanti hanno la capacità di commuoversi» perché «Dio Padre li consolerà», e quelli che hanno scelto «la strada della mitezza e della pazienza. Gesù ha percorso questa via e ha sopportato per amore nostro persino la croce». Ancora, beati «coloro che hanno un forte senso della giustizia: saranno saziati perché sono pronti ad accogliere la giustizia più grande, che solo Dio può dare»; e «quelli che sanno perdonare, che non giudicano tutto e tutti ma cercano di mettersi nei panni degli altri». Beati infine gli operatori di pace, «quelli che ogni giorno, con pazienza – ha spiegato Francesco – cercano di seminare pace, sono artigiani di pace, di riconciliazione, perché sono i veri figli del nostro Padre del cielo».

Questa è la via della santità, ha concluso il Pontefice, sottolineando che coincide con la strada della felicità. «Chi cammina con Gesù e passa attraverso di Lui entra nella vita eterna. Così hanno fatto i santi, che ci hanno preceduto nella patria celeste: essi ci accompagnano nel nostro pellegrinaggio terreno e ci incoraggiano ad andare avanti». Francesco ha terminato la sua visita al cimitero con una preghiera per i defunti e la benedizione delle tombe. Su quella di una famiglia, al suo arrivo aveva deposto una rosa bianca come segno di omaggio alla memoria dei defunti della diocesi.

Ad attenderlo all’ingresso del Verano, poco prima delle 16, insieme al cardinale vicario Agostino Vallini, c’era anche il neocommissario per il Comune di Roma Francesco Paolo Tronca, al suo primo appuntamento istituzionale. Dopo aver stretto la mano la mano al Pontefice, accompagnando il gesto con un profondo inchino, Tronca ha scambiato con lui qualche parola per poi prendere posto in prima fila con la fascia tricolore sul petto. «Mi ha rivolto delle bellissime parole di benvenuto – ha rivelato ai cronisti al termine della Messa – e di forza per andare avanti. Quando si ha un sorriso benedicente come quello del Santo Padre, il timone lo si tiene in modo più solido», ha concluso in riferimento al compito che lo attende: guidare la Capitale nell’imminente Giubileo della Misericordia, traghettandola alle prossime elezioni comunali.

2 novembre 2015