Da Amnesty la campagna “Manifesta oggi per i diritti di domani”

Nuovo appello dell’organizzazione in difesa del diritto di protesta: fino al 4 giugno in strade e centri commerciali, visual con foto storiche sui diritti acquisiti grazie agli attivisti

Nell’ambito della campagna “Proteggo la protesta”,  in difesa del diritto delle persone di manifestare liberamente e pacificamente, Amnesty international lancia un nuovo appello in difesa del diritto a manifestare liberamente e pacificamente. Contestualmente, l’organizzazione lancia anche la nuova campagna di comunicazione “Manifesta oggi per i diritti di domani”, realizzata in collaborazione con attivisti e attiviste di Baobab Experience, Extinction Rebellion, Fridays For Future, Greenpeace, Lucha Y Siesta, No Tav, Non Una di Meno e Unione Sindacale di Base. L’obiettivo: richiamare l’attenzione sull’importanza delle proteste pacifiche, «motore di cambiamento sociale e tutela dei diritti umani, secondo quanto sancito anche dall’articolo 17 della Costituzione che garantisce il diritto di riunirsi pacificamente e senza armi», spiegano.

Fino al 4 giugno dunque saranno affissi in strade e centri commerciali di Roma, Milano, Torino, Bologna, Napoli e Palermo una serie di visual che contengono foto storiche sull’importanza dei diritti acquisiti nel nostro passato grazie alle manifestazioni e alle altre forme di protesta portate avanti da attiviste e attivisti. «Ddalle proteste studentesche per chiedere maggiori finanziamenti alla scuola pubblica al primo Global pride, passando per il diritto al divorzio e quello all’aborto fino ai grandi scioperi degli operai degli anni ’70 che hanno reso possibile lo Statuto dei lavoratori», ricorda Ilaria Masinara, responsabile dell’ufficio Campagne di Amnesty International Italia.

La campagna nasce da un workshop di quattro giorni tenutosi nel novembre 2023, durante il quale gli attivisti delle associazioni coinvolte «hanno cercato una risposta comune alla narrativa denigratoria promossa da istituzioni e organi d’informazione contro chi protesta pacificamente in Italia». Massinara fa quindi il punto sul nuovo appello: «Chiediamo alle autorità italiane di garantire che l’utilizzo della forza da parte degli agenti di polizia sia conforme con gli standard internazionali e di introdurre misure per l’identificazione degli agenti durante le operazioni di ordine pubblico. Ci appelliamo al governo Meloni affinché assicuri una formazione adeguata sulla gestione delle assemblee e si indaghi in modo imparziale sulle accuse di violazioni dei diritti umani da parte delle forze di polizia». E ancora: «È fondamentale – aggiunge – che la normativa sulla notifica preventiva delle manifestazioni sia trattata come un avviso e non come un obbligo e che cessino i discorsi stigmatizzanti nei confronti di chi manifesta pacificamente».

Da Amnesty ricordano i diversi episodi degli ultimi mesi di «uso eccessivo della forza, non in linea con gli standard internazionali, da parte della polizia durante diverse manifestazioni». Preoccupa anche, in questo contesto, l’uso dei “fogli di via” contro persone attiviste, sindacalisti e lavoratori, «che limita la libertà di movimento e ha un effetto intimidatorio, dissuadendo molte persone dal protestare». La campagna globale “Proteggo la protesta”, lanciata nel 2022, sottolinea che «partecipare alle manifestazioni è un modo per esercitare diritti tutelati, come la libertà di espressione e di riunione pacifica, sanciti dal diritto internazionale».

21 maggio 2024