Il Papa con i sacerdoti più adulti, «testimoni della memoria»

Circa 70 i preti con oltre 40 anni di ordinazione che hanno partecipato all’incontro, a San Giuseppe al Trionfale. Nel dialogo, l’impegno in diocesi e parrocchie, i temi dell’accoglienza, dell’ascolto e del perdono. Quindi l’incontro con i bambini e alcuni fedeli

Questo pomeriggio, 14 maggio, Papa Francesco è arrivato poco prima delle 16 nella parrocchia di San Giuseppe al Trionfale per incontrare i circa 70 preti della diocesi di Roma con oltre quarant’anni di ordinazione. Al suo arrivo ha salutato quanti lo attendevano all’ingresso della chiesa, ha percorso la navata e raggiunto la sala dove si è svolto l’incontro.

Dopo la preghiera recitata insieme e il saluto del vescovo Di Tolve, Papa Francesco ha rivolto alcune parole ai presenti, ringraziandoli per l’accoglienza ed esortandoli a essere «testimoni della memoria», che si deve unire al coraggio giovanile e andare avanti insieme.

Nel corso della conversazione tra i preti e il Papa si è parlato di temi pastorali, dell’impegno nella diocesi e nelle parrocchie di Roma, e il Papa ha sottolineato il valore del lavoro del parroco e del prete sulla strada, l’importanza di usare dolcezza per condurre il gregge: «La gente quando vede la dolcezza del pastore si avvicina».

Il dialogo ha toccato i temi dell’accoglienza, del sacramento della confessione, dell’ascolto e del perdono, come quello dell’impegno nei santuari della diocesi. E sono emerse anche alcune delle difficoltà dei preti più anziani: la solitudine dopo anni di vita nel gregge, la fatica ad affrontare il cambiamento, l’amarezza talvolta, da vincere con la preghiera, il ricordo dell’amore del Signore e il senso di figliolanza con la Madonna.

Papa Francesco ha sottolineato in più occasioni il valore del rapporto tra sacerdoti vecchi e giovani: «Che discutano, è vita, e vadano avanti insieme», perché, ha aggiunto il Papa, «i nonni devono rimanere in famiglia».

Al termine di quasi due ore di colloquio, il pontefice ha ringraziato del dialogo, esortando i presenti a non stancarsi, a pregare e ad accompagnare le chiese. Quindi, dopo aver salutato individualmente i sacerdoti, si è fermato in chiesa con i circa 70 bambini della prima comunione, 100 bambini della vicina scuola San Giuseppe e un gruppo di un centinaio di fedeli. Al termine, il rientro in auto in Vaticano.

14 maggio 2024