La Madonna de’ Noantri al Campus Bio-Medico
La statua portata nel Policlinico per il terzo anno consecutivo in preparazione alla festa liturgia del beato Alvaro del Portillo, il 12 maggio, per “tornare” a Sant’Agata
Per il terzo anno consecutivo, in preparazione alla festa liturgica del beato Alvaro del Portillo – ispiratore del Campus Bio-Medico -, celebrata ieri, 12 maggio, la statua della Madonna del Carmine – venerata a Roma anche con i titoli di Madonna Fiumarola o Madonna de’ Noantri – ha lasciato Trastevere per varcare la soglia del Campus Bio-Medico, dove è stata accolta nella cappella.
La sua storia affonda le radici nel XVI secolo. La sua sede è la chiesa di Sant’Agata, dove ha fatto ritorno venerdì scorso, 10 maggio, all’indomani della celebrazione eucaristica presieduta da don Giovanni Manfrini, vicario regionale dell’Opus Dei per l’Italia. Il pellegrinaggio è stato organizzato dal cappellano don Robin Weatherill, il quale si dice «certo che la Madonna sta toccando il cuore di tante persone e i frutti si vedranno con il tempo». Si ritiene un “privilegiato” perché sempre a contatto con l’uomo «con tutta la sua fragilità. Nelle corsie di un ospedale le maschere cadono e si hanno davanti i veri bisogni».
Oltre al Campus, ogni anno la Vergine “visita” anche altre periferie esistenziali. «Una volta all’anno – riferisce Pietro Solfizi, governatore dell’arciconfraternita del Santissimo Sacramento e Maria Santissima del Carmine – varca anche il portone del carcere di Regina Coeli».
13 maggio 2024