«Eletto dalla maggioranza, non me ne vado»

Alcuni stralci della lettera con cui Ignazio Marino ha ritirato le dimissioni presentate lo scorso 12 ottobre: «Ora confronto politico con chi ci sta»

Alcuni stralci della lettera con cui Ignazio Marino ha ritirato le dimissioni presentate lo scorso 12 ottobre: «Ora confronto politico con chi ci sta»

«Sono stato eletto con il voto favorevole del 64 per cento delle romane e dei romani partecipanti al voto con un programma da me scritto e sostenuto dalle forze politiche dell’attuale maggioranza». Si fonda su questo assunto la decisione di Ignazio Marino di ritirare le dimissioni presentate lo scorso 12 ottobre. Lo ha scritto nero su bianco ieri, 29 ottobre, nella lettera indirizzata alla presidenza del Consiglio comunale. «Oggi la Città può riprendere ad investire in trasporti – continua la lettera -, illuminazione, strade, decoro, un nuovo ciclo dei rifiuti ecosostenibile, nuovi alloggi sociali per le persone più deboli oltre ad attrarre ingenti capitali internazionali per progetti che creano lavoro e benessere».

«Pur rivendicando ogni atto e ogni scelta fatta in questi due anni e mezzo per cambiare Roma – sottolinea poi Marino -, non ho difficoltà ad ammettere alcuni errori. Costretto dalle difficoltà e dalla resistenza dei poteri che stavamo sfidando a lavorare giorno e notte per portare a risultato ognuna delle nostre scelte, ho dato l’impressione di non voler dialogare e di non voler condividere queste scelte con la Città, che talvolta ha così ha percepito di subirle».

Infine, il sindaco invita le forze politiche a un «confronto» per «verificare l’esistenza di una visione comune», mentre decide di «inibire momentaneamente gli effetti degli atti di conferimento delle deleghe assessorili, in attesa di verificare la sussistenza delle condizioni politico-amministrative che permettano la prosecuzione del mandato».

 

30 ottobre 2015