Oltre 11 milioni in Europa i bambini e giovani con problemi di salute mentale

L’appello di Sos Villaggi dei Bambini in occasione della Giornata mondiale della salute, il 7 aprile: prevenzione e sostegno, soprattutto nei contesti vulnerabili

Stando ai dati Unicef, in tutta l’Unione europea sono più di 11 milioni i bambini e giovani che soffrono di problematiche legate alla salute mentale. Gli adolescenti, in particolare, hanno maggiori possibilità di essere esposti ad ansia e depressione. È proprio pensando a loro, ai più piccoli, che Sos Villaggi dei Bambini ha deciso di rinnovare il suo impegno riguardo alla salute mentale e ai danni che certe situazioni possono provocare.

L’occasione è la Giornata mondiale della salute, il 7 aprile. Per celebrarla, l’associazione, con il supporto di Emanuele Caroppo, psichiatra, psicoanalista e coordinatore del Comitato scientifico di Sos Villaggi dei Bambini, ha lanciato una rubrica per sensibilizzare i cittadini sul tema della salute mentale, per imparare a riconoscere i primi segnali e far comprendere come i familiari, gli amici e la comunità stessa possono svolgere un ruolo fondamentale per la prevenzione, senza stigmatizzare il problema. Nelle parole di Caroppo, «una buona salute mentale è quella che si prende cura del benessere psicologico durante tutte le fasi della vita di un individuo, da quando è piccolo fino alla sua vecchiaia. I disturbi mentali possono in molti casi essere prevenuti. Per avere una buona igiene di vita e favorire la nostra salute mentale – prosegue – è possibile adottare dei piccoli accorgimenti, come non abusare di alcol, non prendere sostanze psicoattive, avere un buon ritmo sonno veglia, essere attenti a non stressarsi oltre il necessario. Rimane fondamentale chiedere aiuto alla prima avvisaglia: intervenire prontamente rende tutto più semplice e gestibile», assicura.

Secondo l’organizzazione, investire maggiormente e a lungo termine in servizi di prevenzione e sostegno psicologico in luoghi educativi e comunitari per le bambine, i bambini e gli adolescenti che ne hanno bisogno, con un’attenzione particolare ai contesti vulnerabili – conflitti, situazioni di violenza, sfollamenti forzati, disastri ed emergenze sanitarie -, dovrebbe essere la priorità di ogni società. Durante un’emergenza infatti, che sia un conflitto o una pandemia, aumentano i rischi per la salute mentale, soprattutto di bambini e giovani. Diventa quindi fondamentale« intervenire e garantire ai più vulnerabili un sostegno che passi anche attraverso l’educazione, che protegga il loro sviluppo cognitivo e sostenga il loro benessere psicosociale», l’appello di Sos Villaggi dei Bambini.

«I conflitti espongono a una dimensione di stress cronico, di paura, sottraggono il futuro alle bambine e bambini, che possono avere ricadute importanti sulla qualità della loro salute mentale – spiega ancora Caroppo -. In condizioni avverse come le guerre, è importante attivarsi subito per evitare che le situazioni di crisi lascino cicatrici indelebili, segnando il destino dei più piccoli, conducendoli verso la strada della deumanizzazione. Servono luoghi sicuri e programmi di supporto». Per questo all’interno delle strutture di Sos Villaggi dei Bambini è attivo «un network di ascolto psicologico, con l’obiettivo non di cercare la malattia ma di creare ambienti dove ogni bambino possa essere aiutato a tirar fuori le proprie emozioni, anche attraverso il disegno, per battere sul tempo il disagio psicologico prima che si manifesti».

5 aprile 2024