Il presidente dei vescovi ucraini: «Situazione difficile. Siamo stanchi»

Skomarovskyi raggiunto dai microfoni del Tg2000, dopo l’incontro con il presidente Zelensky: «Abbiamo avuto la possibilità di dare voce ai problemi e ad alcune ansie»

Raggiunto dai microfoni del Tg2000, il telegiornale di Tv2000, il presidente della Conferenza episcopale ucraina Vitaly Skomarovskyi racconta l’incontro avvenuto ieri, 2 aprile, tra i vescovi e il presidente Volodymyr Zelensky e fa il punto sulla situazione nel Paese. «Il presidente – afferma – ci ha fatto gli auguri per la Pasqua e ci ha ringraziato per il nostro supporto, qualunque tipo di supporto. Soprattutto per il lavoro e il servizio dei cappellani nell’esercito militare».

Nelle parole del presule, l’incontro è stato «importante, se non altro, perché è stato il primo incontro del genere durante la guerra. E poi nel dialogo abbiamo avuto la possibilità anche di dare voce ai problemi, ad alcune delle ansie che abbiamo». Skomarovskyi parla di una situazione «piuttosto difficile», per l’Ucraina. «Oggi – racconta – celebrerò i funerali di un nostro soldato: 38 anni, padre di due figli. La situazione è difficile anche perché la Russia sta attualmente distruggendo le nostre infrastrutture energetiche e le nostre città – aggiunge -, soprattutto nell’Ucraina orientale. Kharkiv e altre città dell’Est soffrono molto». Qui infatti «la tattica del nemico consiste nel distruggere casa dopo casa e blocco dopo blocco».

Per quanto riguarda la possibilità di pace, «prima di tutto – conclude il presidente dei vescovi – possiamo farci aiutare da persone che non perdono la speranza e, nonostante questa guerra, continuano, così a lungo, pregare per noi. Poi dalle persone che ci sostengono e le forniscono l’assistenza materiale possibile. Ognuno al suo posto. Probabilmente tutti hanno una certa influenza. È chiaro che è passato così tanto tempo e c’è una certa stanchezza, ma, credetemi, penso che noi siamo più stanchi».

3 aprile 2024