Unicef: in Mozambico sfollati 60mila bambini in un mese

Taylor, responsabile Comunicazione: «Chiuse oltre 100 scuole. Bambini e famiglie tagliati fuori dai servizi essenziali. Tanti i piccoli separati dalle famiglie»

Dall’Unicef arriva un nuovo campanello d’allarme sul Mozambico. «Nell’ultimo mese, attacchi e paura di attacchi a Cabo Delgado, nel Mozambico settentrionale, hanno provocato lo sfollamento di circa 100mila persone, compresi oltre 60mila bambini. I bambini separati dalle loro famiglie sono a rischio di violenza e sfruttamento, compreso il reclutamento e l’utilizzo da parte di gruppi armati».

A parlare è Guy Taylor, responsabile Comunicazione dell’Unicef in Mozambico, sottolineando che «più di 100 scuole nelle province di Cabo Delgado e Nampula sono state chiuse a causa dell’insicurezza, con conseguenze sull’apprendimento di oltre 50mila bambini. I bambini e le famiglie sono stati tagliati fuori dai servizi essenziali, compresi quelli per la salute, la nutrizione, l’acqua, i servizi igienici e di protezione dell’infanzia. E molti di coloro che sono stati costretti a fuggire – più di 45mila persone – sono andati nel distretto di Erati, a Nampula, la provincia immediatamente a sud di Cabo Delgado, un’area che sta vivendo un’epidemia di colera, mettendoli a serio rischio».

Oltretutto, nella confusione creata dagli sfollamenti, evidenzia ancora Taylor, «molti bambini sono stati separati dalle proprie famiglie». Basti pensare che «l’Unicef ha finora registrato 182 casi di bambini separati dagli ultimi attacchi nel distretto di Chiure il 24 febbraio. In collaborazione con i partner e il governo del Mozambico – prosegue il responsabile Comunicazione -, siamo riusciti a riunire 57 famiglie e stiamo seguendo e fornendo assistenza a quelle che non sono ancora state riunite ai genitori».

In questo contesto, «senza accesso ai servizi per la nutrizione, i bambini sfollati colpiti da malnutrizione acuta grave sono a serio rischio – è la denuncia di Taylor -. L’impatto psicologico sui bambini e le famiglie è tremendo. Secondo i nostri team sul campo a Cabo Delgado i bambini sono traumatizzati e hanno difficoltà ad affrontare ciò che hanno vissuto. I bisogni sono notevoli», sottolinea. Stando alle stime Unicef, «sono urgentemente necessari 5 milioni di dollari per rispondere ai bisogni immediati di 90mila persone nei prossimi 90 giorni. Finora non sono state mobilitate risorse aggiuntive, lasciando la risposta sotto capacità e sovraccarica».

11 marzo 2024