Il vescovo Alessandro Plotti, «appassionato servitore di Cristo»

Le esequie nella chiesa centrale della Cattolica. Il vescovo Selvadagi: «Era buon pastore di tutte le sue pecore, anche quelle ferite e smarrite»

Le esequie celebrate nella chiesa centrale della Cattolica. Il vescovo Giuliodori: «Era buon pastore di tutte le sue pecore, anche quelle ferite e smarrite»

«Appassionato servitore di Cristo» in ogni ambito della sua vita: da primo assistente spirituale della neonata facoltà di Medicina e chirurgia della Cattolica di Roma a vescovo di Pisa, da presidente dell’Unitalsi a vescovo di Trapani. È stato ricordato così monsignor Alessandro Plotti, arcivescovo emerito di Pisa, i cui funerali sono stati celebrati ieri, martedì 20 ottobre, nella chiesa centrale dell’università del Sacro Cuore a Roma. A presiedere la concelebrazione il vescovo Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Accanto a lui, oltre a numerosi presbiteri, anche sette vescovi, tra cui Giovanni Paolo Benotto (Pisa), Luigi Marrucci (Civitavecchia-Tarquinia) e Pietro Maria Fragnelli (Trapani). «”Ecco io vengo Signore a fare la tua volontà”. Quante volte il vescovo Alessandro ha seguito questa strada – ha osservato monsignor Giuliodori nell’omelia -, operando sempre con grande determinazione e incisività. Aveva un carattere affabile, sensibile e forte. Sapeva guidare le sue comunità, ha dato prova di essere un buon pastore di tutte le sue pecore, anche di quelle ferite e smarrite. Ha propugnato sempre una Chiesa aperta, generosa e capace di dialogo, aperta ai poveri e agli ultimi e non ripiegata su se stessa. Ringraziamo Dio per quello che ha operato attraverso il suo vescovo Alessandro, siamo sicuri che lo accoglierà con amore tra i suoi servi beati».

Alla fine delle esequie monsignor Plotti è stato ricordato con affetto dai due vescovi delle diocesi in cui ha operato e dall’attuale assistente generale dell’Unitalsi. «Il nostro vescovo ha sempre “macinato chilometri”, come amava dire – ha ricordato Benotto – per dare un segno concreto di attenzione e incoraggiamento alla sua comunità. Secondo i disegni misteriosi della Provvidenza ho lavorato accanto a lui 10 anni come segretario, da lui sono stato ordinato vescovo e poi ho ricoperto il suo incarico a Pisa: siamo legati in modo forte e unico». Un segno incisivo ed efficace Plotti lo ha lasciato anche in Unitalsi: Marrucci ha ricordato come «negli anni della sua presidenza ha voluto fortemente la presenza laica. Credeva molto nell’azione del laicato non solo come collaborazione ma anche come corresponsabilità. Oggi chiediamo che dall’alto ci guidi con la sua protezione e ci dia luce nel lungo cammino della nostra associazione».

Tra i vescovi presenti, anche Paolo Selvadagi, ausiliare di Roma per il settore Ovest, il quale ha letto un telegramma del segretario di Stato Parolin che esprimeva il cordoglio del Papa.

Un ricordo commosso è arrivato anche da Gennaro Nuzzo, oggi primario della divisione di Chirurgia generale del Gemelli, ai tempi di “don Sandro” un giovane studente, il primo laureato nella nuova facoltà di Medicina dell’Università del Sacro Cuore di Roma. «Con te se ne va un pezzo della nostra vita, il più bello – ha esordito commosso -: per noi c’eri sempre, con la tua serietà e il tuo rigore sapevi starci accanto. Eri fuori dalla porta ai nostri esami, ascoltavi i nostri pensieri, le nostre pene amorose, ci eri accanto come un padre. La nostra amicizia è durata 54 anni, per noi eri sempre presente. Hai celebrato il matrimonio di molti di noi, poi hai battezzato e sposato i nostri figli, sei arrivato a battezzare i nostri nipotini. Per noi – ha concluso Nuzzo – non sei mai andato via».

Monsignor Plotti era nato a Bologna l’8 agosto 1932. Ordinato sacerdote della diocesi di Roma il 25 luglio 1959, è stato viceparroco nella parrocchia dei Santi Urbano e Lorenzo a Prima Porta dal 1959 al 1961; dopo gli 11 anni da assistente spirituale e docente di Teologia alla facoltà di Medicina dell’università della Cattolica è stato parroco della comunità di Santa Lucia dal 1972. È stato poi nominato vescovo titolare di Vannida e ausiliare di Roma il 23 dicembre 1980; dal 1986 ha ricoperto il ruolo di arcivescovo di Pisa. Dal 1983 al 2000 è stato presidente dell’Unitalsi. È stato vice presidente della Conferenza episcopale italiana fino al 2005 e presidente della Conferenza episcopale toscana fino al 2006. Il 19 maggio 2012 è stato nominato amministratore apostolico della diocesi di Trapani, servizio che svolse fino al 24 settembre 2013.

21 ottobre 2015