Gaza: da 8 Paesi stop ai fondi Unrwa

Tra questi anche l’Italia. Le accuse di Israele: alcuni dipendenti coinvolti negli assalti del 7 ottobre. Il responsabile Lazzarini: «Scioccante. Inchiesta indipendente»

C’è anche l’Italia nell’elenco degli 8 Paesi che hanno deciso lo stop ai finanziamenti all’Unrwa, l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi nel Vicino Oriente. Gli altri sono Australia, Canada, Finlandia, Germania, Olanda, Gran Bretagna e Stati Uniti. Una decisione che fa seguito alle accuse rivolte dal governo di Israele, secondo le quali alcune persone stipendiate da Unrwa sarebbero state coinvolte negli assalti dei commando di Hamas del 7 ottobre.

«Scioccante»: questa la replica del capo dell’Unrwa Philippe Lazzarini, che ha sottolineato che dalle attività umanitarie di Unrwa nella Striscia di Gaza dipende la «pura sopravvivenza» di oltre due milioni di persone. L’Agenzia Onu infatti è stata creata nel 1949 e da allora fornisce servizi di assistenza medica, supporto scolastico e aiuti umanitari sia a Gaza che in Cisgiordania, Giordania, Libano e Siria. Solo nella Striscia, per questo tipo di attività, impiega circa 13mila persone.

In riferimento alle accuse di Israele, Unrwa ha già riferito di aver avviato un’inchiesta sui fatti del 7 ottobre e di avere già allontanato le persone sospettate. «È scioccante vedere una sospensione dei fondi all’Agenzia in risposta ad accuse che riguardano un piccolo numero di persone dello staff – sono le parole di Lazzarini in un comunicato stampa -, specialmente alla luce dell’azione immediata intrapresa da Unrwa ponendo fine ai loro contratti e chiedendo un’inchiesta indipendente e trasparente».

29 gennaio 2024