Richiedenti asilo: disordini in Irlanda. I vescovi invitano alla «calma»

La dichiarazione comune dei presuli cattolico e anglicano, all’indomani degli scontri in un albergo che ospita i rifugiati. «Tenere presente il quadro più ampio»

Dall’Irlanda arriva un appello congiunto dei vescovi Fintan Monahan di Killaloe (cattolico) e Michael Burrows di Limerick e Tuam (Chiesa d’Irlanda) «alla calma e a un approccio pacifico alle questioni in gioco». La dichiarazione arriva dopo gli scontri dei giorni scorsi tra manifestanti e polizia a Roscrea, davanti ad un albergo che ospita richiedenti asilo. Alla vigilia della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, i due vescovi lanciano un appello alla calma, tenendo conto anche degli «effetti a lungo termine che le proteste e i disordini potrebbero avere sui bambini e sulle famiglie che ora risiedono nella struttura».

L’invito è quello di «tenere presente il quadro più ampio e di emergenza. Molte delle persone che arrivano sulle nostre coste provengono da situazioni molto dolorose e hanno un disperato bisogno di rifugio e riparo – si legge nel documento -. Meritano qualunque livello di aiuto possa essere offerto e fornito, anche se ciò comporta qualche sacrificio». Guardando la situazione da «una prospettiva cristiana», poi, i vescovi invitano a leggerla ricordando che anche Maria e Giuseppe «cercavano disperatamente rifugio in terra straniera con il neonato Gesù» e «facevano affidamento sulla carità e sull’ospitalità per sopravvivere».

Non solo. «Molti dei nostri antenati un tempo erano migranti economici, e i nostri figli oggi continuano a viaggiare per acquisire esperienza lavorativa e di vita – proseguono i due vescovi -. Noi irlandesi, più di molti altri, sappiamo cosa vuol dire essere uno straniero in una terra straniera». Da qui l’invito a «essere il più aperti possibile. La gente di Roscrea – scrivono – ha una grande tradizione di ospitalità, accoglienza e amicizia. La popolazione locale, i rappresentanti politici e le autorità locali hanno già svolto un lavoro eccezionale negli ultimi mesi e siamo fiduciosi che, nonostante i grandi sforzi già compiuti, continueranno a farlo per affrontare le sfide future».

18 gennaio 2024