Matrimoni civili, dalle spiagge ai luoghi monumentali

Approvato il regolamento comunale per l’istituzione di nuovi spazi, pubblici e privati, nei quali celebrare il rito. Compresi i siti di interesse storico o culturale

Approvato il regolamento comunale per l’istituzione di nuovi spazi, pubblici e privati, nei quali celebrare il rito. Compresi i siti di interesse storico o culturale

Il Roseto comunale, ma anche le spiagge di Ostia e perfino edfici e sale di rilevanza storica e culturale. Roma Capitale apre le porte dei suoi “goielli” ai matrimoni civili. Dopo la delibera “Sposarsi a Roma” infatti, approvata in assemblea capitolina nel maggio 2014, la giunta ha approvato il regolamento per l’istituzione di nuove sale per la celebrazione di matrimoni con rito civile sul territorio di Roma. Lo hanno presentato ieri, mercoledì 14 ottobre, l’assessore alla Roma produttiva Marta Leonori, l’assessore alla Cultura Giovanna Marinelli e il coordinatore di maggioranza Fabrizo Panecaldo.

I nuovi spazi per i matrimoni civili devono «possedere rilevanza storica, culturale, ambientale o turistica; essere aperti al pubblico e disporre da subito di ogni caratteristica per ospitare le celebrazioni, senza necessità di realizzare adeguamenti strutturali». Roma Capitale raccoglierà le proposte con un bando a cadenza annuale, affidando a una commissione tecnica il compito di vagliarle. Il privato accreditato dovrà pagare una tariffa al Campidoglio, composta da una quota fissa e da una variabile. Gli edifici saranno classificati in tre classi di merito, in base alla rilevanza; in funzione della classe di appartenenza saranno determinate le tariffe. La convenzione stabilita tra Roma Capitale e i soggetti privati durerà un anno. Ogni attività e spesa dovrà essere a carico del privato. Da ultimo, come già accade nelle sale istituzionali, il rito dovrà vedere la partecipazione di almeno due ufficiali di stato civile.

La spinta è arrivata dalla domanda crescente di nuovi spazi per la celebrazione di matrimoni: un mercato in crescita, che nel 2014 valeva 315 milioni di euro, nel quale, dichiara l’assessore Leonori, «operano e potranno svilupparsi centinaia di imprese e di realtà artigianali». Non più dunque solo le sedi istituzionali per la celebrazione del rito civile. «Roma – le parole di Panecaldo – è una meta privilegiata per i matrimoni e ci sono ville sulle vie consolari con cappelle sconsacrate che possono essere location da matrimoni. La Camera di Commercio si è detta disponibile a promuovere questa opportunità con proprie risorse, con l’idea di poter far crescere nuove aziende».

15 ottobre 2015