Nella notte del 25 novembre 75 droni russi sull’Ucraina

L’attacco più massiccio dall’inizio della guerra. La Chiesa greco-cattolica ucraina: danneggiata la cattedrale patriarcale di Kiev. Coinvolta la residenza del primate Shevchuk

75 droni russi si sono abbattuti sull’Ucraina nella notte del 25 novembre. 74 sono stati distrutti dalla difesa aerea. Fra questi più di 60 erano diretti su Kiev, dove l’allerta aerea è durata più di 6 ore, dalle 2.37 alle 8.45. Un attacco che è stato il più massiccio dall’inizio della guerra, nel quale non ci sono state vittime ma solo 5 feriti. Nell’elenco dei danni, però, c’è anche la cattedrale patriarcale della Risurrezione di Cristo, della Chiesa greco-cattolica ucraina (Ugcc).

Uno degli “Shaed” – i droni inviati da Mosca, appunto – è stato abbattuto infatti nel quartiere vicino alla cattedrale. L’onda d’urto ha danneggiato le porte e fatto crollare le finestre dell’edificio. Un grattacielo vicino al tempio ha subito una distruzione maggiore. «In seguito all’attacco dei droni a Kiev, sei finestre nel seminterrato della cattedrale patriarcale sono state danneggiate. Anche le guarnizioni delle quattro porte dell’edificio sono state danneggiate», ha riferito al Dipartimento informazioni dell’Ugcc Vasyl Bukatyuk, direttore della Direzione delle costruzioni della Chiesa greco-cattolica ucraina.

«In cambio dei doni di San Nicola, avremo souvenir originali», commenta l’arcivescovo maggiore di Kiev Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina. Oltre alla chiesa, è stata danneggiata anche la sua residenza. Registrati anche lievi danni alla facciata della cattedrale patriarcale. Sul suo territorio sono stati raccolti numerosi pezzi di droni di varie dimensioni.

27 novembre 2023