Francesco: «Pregare senza stancarci per tutti i popoli dilaniati dai conflitti»

La preghiera dell’Angelus dalla cappella di Casa Santa Marta. Il ricordo della guerra tra Israele e Hamas e della «martoriata ucraina». Assicurata la presenza alla Cop28

«Oggi non posso affacciarmi dalla finestra perché ho questo problema di infiammazione ai polmoni». Lo ha spiegato il Papa ieri, 26 novembre, recitando la preghiera dell’Angelus in collegamento dalla cappella di Casa Santa Marta, a causa di un leggero stato influenzale. A leggere la riflessione del pontefice, il capo ufficio della segreteria di Stato monsignor Paolo Braida. «Grazie tante per la vostra presenza», il pensiero rivolto ai fedeli in piazza.

L’invito del pontefice è stato, ancora una volta, a «pregare senza stancarci» per «tutti i popoli dilaniati dai conflitti», perché «la preghiera è la forza di pace che infrange la spirale dell’odio, spezza il circolo della vendetta e apre vie insperate di riconciliazione». Da qui il ringraziamento per la tregua temporanea raggiunta nel conflitto tra Israele e Palestina che ha portato alla liberazione di alcuni ostaggi: «Preghiamo che lo siano al più presto tutti, pensiamo alle loro famiglie. Che entrino a Gaza più aiuti umanitari e che si insista nel dialogo: è l’unica via, l’unica via per avere pace. Chi non vuole dialogare non vuole la pace».

Il pensiero di Francesco è andato anche alla guerra che affligge il popolo ucraino: «Ieri la martoriata Ucraina ha commemorato l’Holodomor, il genocidio perpetrato dal regime sovietico che, 90 anni fa, causò la morte per fame di milioni di persone – ha ricordato -. Quella lacerante ferita anziché rimarginarsi è resa ancora più dolorosa dalle atrocità della guerra che continua a far soffrire quel caro popolo».

Nonostante i problemi di salute, Bergoglio ha confermato la sua presenza alla Cop28 in programma a Dubai dal 30 novembre al 12 dicembre. «Oltre che dalla guerra – ha sottolineato – il nostro mondo è minacciato da un altro grande pericolo, quello climatico, che mette a rischio la vita sulla terra, specialmente per le future generazioni. E questo è contrario al progetto di Dio, che ha creato ogni cosa per la vita. Perciò nel prossimo fine settimana – ha concluso – mi recherò negli Emirati Arabi Uniti per intervenire sabato 2 dicembre alla Cop28 di Dubai. Ringrazio tutti coloro che accompagneranno questo viaggio con la preghiera e con l’impegno di prendere a cuore la salvaguardia della casa comune».

27 novembre 2023