Nelle scuole il ricordo di Giulia Cecchettin

Il ministero dell’Istruzione: un minuto di silenzio in ricordo della ragazza e di tutte le donne vittime di violenza. Gli studenti: «No a un silenzio assordante. Fate rumore». Il 25 novembre al Circo Massimo la manifestazione promossa da Non una di meno

Tutte le scuole d’Italia si sono fermate oggi, 21 novembre, alle 11: un minuto di silenzio deciso con una circolare del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, in onore di Giulia Cecchettin, la giovane uccisa dall’ex fidanzato alla vigilia della laurea, e di tutte le donne abusate e vittime di violenza. In programma per domani invece la presentazione del piano “Educare alle relazioni”: nelle parole del ministro, «un lavoro accurato all’insegna di un confronto ampio e di pluralismo di apporti». L’obiettivo è quello di portare il contrasto alla violenza di genere, la cultura del rispetto e la consapevolezza sulle conseguenze penali e civili degli abusi dentro le aule scolastiche.

Nei cortili dei licei romani però gli studenti hanno scelto il “rumore”, per Giulia e per tutte le vittime di femminicidio. Si sono opposti al minuto di silenzio voluto da Valditara: al Manara, al Morgagni, all’Orazio e al Tasso, così come al Farnesina, al Virgilio, al Talete e al Mamiani e in tanti altri licei si sono mobilitati con megafoni, applausi, fischi, colpi sui banchi. «Nelle aule, nei corridoi, diciamo no a un silenzio assordante. Bruciamo tutto. Fate rumore con ciò che potete»: questo l’appello degli studenti. «Per Giulia, per tutte, bruciate tutto. Siamo il grido di chi non c’è più. Mai più vittime».

Dall’inizio del 2023, ricordano i collettivi studenteschi in un comunicato condiviso sui social, «sono state uccise 105 di noi, una ogni tre giorni, ma quando noi studenti e studentesse entriamo a scuola veniamo chiusi dentro una bolla in cui la violenza non esiste, dove le discriminazioni appartengono solo al secolo scorso e i femminicidi sono eventi isolati. Nelle nostre scuole non è riconosciuto il ruolo fondamentale che l’educazione ha in tutto ciò, si rifugiano nella comoda narrazione del bravo ragazzo con ottimi voti e un lavoro stabile, improvvisamente impazzito. La violenza di genere – si legge ancora – si combatte con l’educazione sessuale, affettiva e al consenso». Proprio per questo «il silenzio non ci basta».

L’appuntamento, per tutti, è per sabato 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne, con la manifestazione promossa da Non una di meno, dalle 14.30 al Circo Massimo.

21 novembre 2023