Al via il 17° centenario della basilica lateranense

Il calendario di eventi si apre il 9 novembre, solennità della dedicazione. De Donatis: «È la casa della Chiesa di Roma dove il vescovo di Roma, il Papa, ha la sua cattedra». Lonardo (Pastorale universitaria): «Cercheremo di comprendere il “tesoro” che ci caratterizza»

Con la Messa di domani, giovedì 9 novembre, solennità della dedicazione della basilica lateranense, prendono il via alle celebrazioni per il 17° centenario della cattedrale. Un calendario ricco di eventi con i quali si intende fare memoria del passato in chiave spirituale, storica e artistica, come è stato spiegato questa mattina, 8 novembre, nel corso della conferenza stampa nella Sala Cardinale Ugo Poletti del Palazzo del Vicariato. Fatta costruire dall’imperatore Costantino, oggi è conosciuta come basilica di San Giovanni in Laterano, ma il nome completo è arcibasilica papale del Santissimo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista. Nel IV secolo fu Papa Silvestro I, che la consacrò nel 324, a dedicarla al Santissimo Salvatore; successivamente, nel IX secolo, Papa Sergio III aggiunse la dedica a San Giovanni Battista e tre secoli dopo Papa Lucio II incluse anche San Giovanni Evangelista. «È la casa della Chiesa di Roma dove il vescovo di Roma, il Papa, ha la sua cattedra, la sede dalla quale non annuncia le proprie idee ma la Parola di Gesù», ha detto il cardinale vicario Angelo De Donatis.

L’iscrizione latina scolpita sul marmo della facciata definisce San Giovanni in Laterano “Madre e Capo” di tutte le Chiese di Roma e del mondo. “Madre” perché «sempre la Chiesa è madre, nessuno può inventarsi la fede o salvarsi da solo», ha spiegato De Donatis. “Capo” perché fu Cristo a conferire l’incarico a Pietro. Il porporato ha inoltre ricordato che gli ultimi pontefici, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e ora Francesco, hanno sempre molto «insistito» sul ricordare che il Papa è innanzitutto il vescovo di Roma. Bergoglio, con la Costituzione apostolica “In ecclesiarum communione” del gennaio scorso, «ha voluto sottolineare ancora di più il suo ruolo di vescovo della Chiesa di Roma che intende vivere in quella prospettiva della comunione, del camminare insieme, della sinodalità, e propone a tutti di vivere con questo stile», le parole del vicario.

In 1.700 anni di storia, hanno percorso la navata della basilica sant’Agostino, san Gregorio Magno, san Francesco, san Domenico, santa Caterina da Siena: questi alcuni dei nomi citati da monsignor Andrea Lonardo, direttore dell’Ufficio per la pastorale universitaria della diocesi di Roma, il quale ha anche elencato le importanti reliquie conservate in basilica, come quelle degli apostoli Pietro e Paolo custodite nei reliquiari a forma di busto collocati sull’altare papale, attualmente interessato da lavori di ristrutturazione. In una nicchia sull’altare di una cappella laterale vi è poi una tavola di legno di cedro ritenuta quella dell’Ultima Cena. «In questo anno cercheremo di comprendere questo tesoro che ci appartiene e ci caratterizza», ha affermato Lonardo.

Di inestimabile valore anche il cinquecentesco organo Blasi collocato nel transetto suonato anche da Georg Friedrich Händel, ha detto monsignor Marco Frisina, direttore del Coro della diocesi di Roma, il quale ha composto i canti per la Messa nella solennità della dedicazione. «Bisogna essere orgogliosi di essere di Roma – ha aggiunto -. È la Chiesa dei martiri, dove non solo c’è il Papa ma anche l’unità che lui rappresenta». In occasione di questo anno di celebrazioni, «che si è scelto di non chiamare anno giubilare per non fare confusione con il Giubileo della Chiesa del 2025», la penitenzieria apostolica ha emanato un decreto circa la concessione dell’indulgenza plenaria, ha affermato padre Giulio Albanese, direttore dell’Ufficio per le comunicazioni sociali del Vicariato, che ha moderato l’incontro.

Per quel che riguarda il calendario delle celebrazioni, curato e sostenuto dai canonici del capitolo lateranense, si inizia con un ciclo di incontri (14-21-28 novembre e 5 dicembre) guidati da monsignor Andrea Lonardo sul tema “Da Costantino all’esilio avignonese”, con visita delle logge, dell’abside, degli scavi. Il 17 dicembre alle 21 si terrà la 39ª edizione del Concerto di Natale del Coro della diocesi di Roma. Dal 18 febbraio 2024, I domenica di Quaresima, le parrocchie di Roma faranno, fino alla Domenica delle Palme, un pellegrinaggio quaresimale al battistero e alla cattedrale per ripercorrere l’itinerario dell’iniziazione cristiana. Domenica 12 maggio alle 21 si terrà il “Concerto dell’Ascensione” diretto da Frisina, che il 1° novembre dirigerà anche il concerto “In hoc signo. Quadri di vita costantiniana”. Le celebrazioni si concluderanno il 9 novembre 2024 con il solenne pontificale alle 17,30; durante tutta la giornata previste visite della basilica.

8 novembre 2023