Il mandato di Reina al Cor: «Seminare ancora più intensamente»

Presieduta dal vicegerente la Messa di apertura dell’anno pastorale, a Santa Maria del Buon Consiglio. Il presidente Pichierri: «Continuità al processo sinodale»

Con l’inizio del nuovo anno pastorale, il Centro oratori romani (Cor), fondato nel 1945 dal venerabile Arnaldo Canepa, ha rinnovato il proprio impegno verso la comunità, inaugurando le proprie attività nella giornata di ieri, 6 novembre, con una celebrazione eucaristica nella chiesa di Santa Maria del Buon Consiglio al Quadraro, luogo simbolico dove proprio Canepa aprì il suo primo oratorio e dove oggi riposa. Quest’anno, dopo quasi 80 anni di attività nella Capitale, il tema portante sarà “Un tesoro nel campo. Scopri il dono, rinnova la missione” e si concentrerà sulla riscoperta della vita e delle opere del fondatore.

«La Chiesa di Roma è vicina e grata al Cor per le sue attività, fondamentali per la crescita umana, spirituale e sociale dei luoghi in cui viviamo la nostra quotidianità», ha detto il vicegerente  Baldo Reina, che ha presieduto la Messa. «Il Vangelo – ha spiegato – stravolge il modo di pensare umano utilitaristico, per il quale qualsiasi cosa si faccia, anche di molto buono, si deve poi avere qualcosa in cambio. È un pericolo che corriamo tutti, in qualsiasi ambito. Ebbene – ha sottolineato – come cristiani e come membri a vario titolo del Cor, siamo chiamati a vivere il nostro servizio proprio come insegna il Vangelo. Gratuitamente, senza neanche pensare a nessun tornaconto».

Secondo Reina è «questa la ricetta giusta», soprattutto «per far rialzare il mondo educativo italiano, che è innegabilmente in difficoltà. Gli oratori, al fianco di famiglie, scuole, associazioni e istituzioni varie», hanno un ruolo fondamentale. Abbiamo la responsabilità – ha aggiunto Reina – di seminare ancora più intensamente e con fede. Abbiamo il compito di sovvertire gli schemi a cui siamo abituati, secondo i quali sono i giovani a dover venire incontro alla Chiesa. È invece il contrario, siamo noi a dover andare da loro, da voi», ha detto ai molti ragazzi presenti. La celebrazione è stata infatti un forte momento di spiritualità, che ha visto la partecipazione di assistenti, responsabili degli oratori, catechisti, allievi e tutti coloro che, nel corso degli anni, hanno condiviso l’impegno del Centro. Un’attenzione particolare è stata inoltre rivolta ai giovani animatori, premiati per i video prodotti nell’esperienza di “Villaggio Oratorio” dello scorso settembre, mentre subito dopo l’omelia i soci effettivi del Cor hanno rinnovato la promessa annuale, testimoniando l’impegno nel servire i giovani e la comunità.

«Vogliamo dare continuità al processo sinodale già intrapreso negli ultimi anni», ha spiegato il presidente del Cor Stefano Pichierri. Un cammino definito «sapienziale» dallo stesso Pichierri, «che chiede a tutti noi cristiani di sostare nel solco della vita spirituale, di adottare il discernimento spirituale e comunitario come prassi pastorale affinché sia lo Spirito Santo a ispirare le nostre iniziative, come dei veri e propri discepoli missionari». Una continuità che, secondo il presidente del Cor, non è solo con gli anni passati, ma anche con la scorsa estate: «Ripartiamo dalla passione vista negli ultimi mesi e dall’entusiasmo di centinaia, anzi migliaia, di giovani che hanno dato nuova linfa e vita agli oratori e si sono messi in ascolto nelle varie esperienze formative». Infine, un ultimo pensiero sempre per Canepa: come annunciato durante la celebrazione, infatti, le offerte raccolte sosterranno la causa di beatificazione in corso.

7 novembre 2023