Itinerari alla scoperta di sant’Ignazio di Antiochia

Presentate in Senato le iniziative promosse dalla parrocchia dello Statuario, a cominciare dal Cammino Urbano, fino al Colosseo. Sinergia con istituzioni e associazioni

Alla scoperta sant’Ignazio di Antiochia. La parrocchia allo Statuario, a lui dedicata, organizza una serie di iniziative culturali per far conoscere meglio il vescovo, teologo e martire. La prima, un incontro di approfondimento su “Sant’Ignazio di Antiochia tra fede e storia”, è in programma il prossimo 14 ottobre nei locali della parrocchia. La seconda è invece il Cammino Urbano di Sant’Ignazio di Antiochia, giunto alla terza edizione e presentato ieri, 2 ottobre, nel corso di una conferenza stampa in Senato, voluta dal senatore Andrea De Priamo e moderata della parrocchiana Rita Collalti, alla quale hanno partecipato anche don Jesus Marquina Marano, parroco di Sant’Ignazio di Antiochia, nonché esponenti del mondo politico, istituzionale e associazionistico, con particolare ai della storia e dell’archeologia. L’evento si terrà il 6 aprile 2024.

«Devozione, fede, passione per la storia si accomunano in queste iniziative per sviluppare una riflessione nuova e concreta intorno alla figura del nostro santo patrono», ha detto don Marano, sottolineando che «la figura di sant’Ignazio è l’emblema del dono di sé e dell’accoglienza». Il sacerdote ha ricordato come sia stato proprio il santo di Antiochia il primo ad attribuire alla Chiesa l’aggettivo di cattolica, ovvero universale, dunque «per tutti, senza esclusioni e senza limiti. Le iniziative, gli eventi, il percorso ignaziano che proponiamo – ha aggiunto – vanno dunque in questa direzione, affinché tutti si sentano accolti e nessuno escluso».

Il Cammino Urbano dedicato al santo tocca varie tappe collegate alla sua vita: dalla parrocchia, in via Squillace, si partirà al mattino per passare da Villa dei Quintili, proseguendo per Santa Maria Nova, la basilica di San Sebastiano fuori le mura, le catacombe di San Callisto e la chiesa del “Domine Quo Vadis”. Ci si addentrerà, dunque, sempre di più verso il centro, toccando la chiesa di San Giovanni in Oleo, la basilica di Santo Stefano Rotondo al Celio e quella di San Clemente, fino ad arrivare al Colosseo. A illustrare il percorso nel dettaglio è stato Simone Quilici, direttore del Parco Archeologico dell’Appia Antica, mentre don Marano ha anticipato: «Nell’anno del Giubileo, proporremo di arrivare fin anche alla basilica di San Pietro in Vaticano».

Nelle parole di De Priamo, il Cammino Urbano è «al centro della strategia per promuovere la nostra città, con elementi di grande arricchimento culturale e religioso». L’obiettivo, ha aggiunto, «è anche quello di tendere a unire le forze politiche per un impegno trasversale nell’incentivare i cammini religiosi e sottolineare l’esempio dello stesso sant’Ignazio che per la sua storia è un ponte tra culture e tra Occidente e Medio Oriente». Mentre Federica Rinaldi, funzionario del Parco Archeologico del Colosseo e responsabile dell’Anfiteatro Flavio, ha definitivo le iniziative su sant’Ignazio come «uno straordinario mix tra sacro, profano, spirituale e culturale e soprattutto un volano per sviluppare le realtà meno centrali ma che si legano ai monumenti più importanti della Capitale». Fu infatti martirizzato “ad bestias” sotto l’imperatore Traiano e far riscoprire e ripercorrere i passi di questo martire cristiano «è una sfida che accogliamo nello spirito della crescita costante della città».

Presente all’incontro anche Francesco Laddaga, presidente del VII municipio: «Abbiamo la fortuna, e ne siamo grati, di avere una parrocchia molto vivace e dinamica, nel cuore di un municipio che conta ben 330mila abitanti e una ricchezza storica, culturale e archeologica immensa». A questo si aggiunge «la capacità, di molte realtà associative locali, di fare rete per il bene del territorio – ha proseguito -. Dunque è stato per noi naturale spenderci per far avere l’interesse storico e culturale da parte del Comune di Roma nei confronti del cammino di sant’Ignazio».

Infine, un focus sulla componente turistica e di pellegrinaggio del cammino ignaziano, come ha ricordato Francesco Senatore, consigliere Nazionale FederTrek Escursionismo e Ambiente. «L’Appia Antica è per antonomasia teatro di pellegrinaggi – ha spiegato – e come Federazione non potevamo non abbracciare questa iniziativa per i valori e i principi che porta con sé, forse oggi dati troppo per scontati. In 10 km di cammino si toccano realtà culturali straordinarie e il senso stesso del percorso è quello di fermarsi dalla frenesia delle città moderne, pensare, riflettere, prendersi cura di se stessi, del proprio corpo, della propria mente e della propria formazione culturale. Per questo ci auguriamo che il cammino diventi un appuntamento definitivo».

3 ottobre 2023