Ancora un detenuto suicida a Regina Coeli

21 anni, era in carcere da poco più di un mese, in attesa del processo. È il quinto del 2023 nella casa circondariale. Il Garante Anastasia: «Stillicidio a cui bisogna porre fine»

«Un altro morto a Regina Coeli. Un altro suicidio, di un ragazzo di ventun anni, in carcere da poco più di un mese, in attesa del processo, per il furto di una catenina». Il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, riferisce la notizia del suicidio del 10 settembre, il quinto avvenuto quest’anno nel carcere romano: «Più del doppio dello scorso anno». E ricorda, ancora, il suicidio a Frosinone di dieci giorni fa e «altrettanti morti per cause naturali o da accertare».

Si tratta, nelle parole del Garante, di «uno stillicidio a cui bisogna porre fine, innanzitutto rinunciando al carcere per reati minori e non violenti come quello che ha portato alla morte un ragazzo di 21 anni». Stando ai dati dell’Osservatorio di Ristretti Orizzonti, in questi primi nove mesi dell’anno in tutta Italia i suicidi accertati sono 50.

Nel 2022, si legge nella Relazione del Garante nazionale, i suicidi in carcere sono stati 85 in tutta Italia – tra questi 32 persone in attesa di primo giudizio – e 7 nel Lazio (2 a Regina Coeli, 2 a Rebibbia Nuovo complesso, 1 a Frosinone, 1 a Rebibbia femminile e 1 a Velletri). Di queste 85 persone, secondo quanto riportato nella Relazione, 50 – vale a dire il 59,5% – si sono suicidate nei primi sei mesi di detenzione; di queste, 21 nei primi tre mesi dall’ingresso in istituto e 15 entro i primi 10 giorni. Tra quest’ultimo gruppo anche 10 persone che si sono tolte la vita entro le prime 24 ore dall’ingresso in carcere.

12 set3tembre 2023