La “Casa della Parola” per riscoprire la Bibbia

Da novembre l’iniziativa dei biblisti Costacurta e Gagrano per imparare un metodo di «lettura credente» della scrittura. Primo corso su Genesi

Da novembre l’iniziativa dei biblisti Costacurta e Gagrano per imparare un metodo di «lettura credente» della scrittura. Primo corso su Genesi

Leggere la Bibbia e sentirsi interpellati in prima persona dal testo sacro non è semplice. Per aiutare a entrare nello spirito della preghiera, a novembre vedrà la luce “La Casa della Parola”: un programma di corsi biblici a diversi livelli che si terranno nel monastero camaldolese femminile di Sant’Antonio Abate all’Aventino, ma anche dalle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida.

I docenti, nonché fondatori di questa nuova realtà, sono Bruna Costacurta, biblista, professore ordinario di Antico Testamento alla Pontificia Università Gregoriana, e il camaldolese padre Innocenzo Gargano, professore invitato del Pontificio Istituto Biblico, patrologo ed esperto di Nuovo Testamento. «La Casa della Parola – esordisce Costacurta, che sognava la sua nascita da almeno trent’anni – ha lo scopo di aiutare l’apprendimento di un metodo di “lettura credente” della Scrittura, ossia un modo di leggere la Sacra Scrittura rispettandone la doppia e inscindibile dimensione di Parola di Dio e parola di uomini». In altre parole, precisa la studiosa, «si tratta di leggere e studiare il testo biblico ricercandone il senso più pieno, all’interno di un orizzonte credente, con esplicito riferimento alla fede e inserito nella ricca tradizione ecclesiale, soprattutto dei Padri».

Con l’obiettivo di trasformare «l’atto tecnico di analisi e studio della Scrittura» in una «assidua e appassionata ricerca di Dio». La “Casa della Parola” nasce dall’esperienza accademica dei due professori che hanno messo le rispettive competenze bibliche e patristiche a servizio di un ambizioso progetto. «Ci siamo resi conto – racconta padre Gargano – che la ricerca scientifica, per coloro che si stanno preparando a insegnare Sacra Scrittura nei seminari e nelle facoltà teologiche, spesso è fine a se stessa. Noi vogliamo aiutarli a lasciarsi aprire la mente e il cuore dal testo biblico, lasciandosi coinvolgere nella propria fede».

Il rischio, ravvisa il religioso, è quello di «ridurre il testo biblico a uno dei tanti testi di comprensione culturale e scientifica, ma senza nessun frutto per la crescita del credente». La “Casa della Parola”, sostenuta dall’Ufficio catechistico diocesano, inizia la sua attività con una programmazione ridotta che verrà gradualmente incrementata nei prossimi anni. Primo appuntamento a novembre con un corso introduttivo sul Libro della Genesi, che verrà analizzato attraverso una lettura precisa e attenta del testo seguita da un allargamento alla tradizione patristica.

«Vogliamo essere molto rigorosi sul piano scientifico – puntualizza padre Gargano – e, allo stesso tempo, indirizzare verso questa esperienza dialogica della fede». In che modo? «Sia aiutando a utilizzare gli strumenti biblici e patristici in grado di aprire a questa dimensione – prosegue – che portando esempi specifici per mostrare come si può leggere un testo biblico dalla prospettiva del credente».

La proposta è rivolta «sia ai credenti che ai non credenti che desiderano lasciarsi mettere in discussione dal testo biblico». Le lezioni (tel. 06.69886301) cominceranno il 6 novembre e si terranno tutti i venerdì, dalle ore 18 alle 20, presso le suore della Carità di Santa Giovanna Antida (via Santa Maria in Cosmedin 5).

 

5 ottobre 2015