Cisgiordania: le truppe israeliane fuori da Jenin

Completato il ritiro. Il portavoce dell’esercito Hagari: «Obiettivi raggiunti» ma «la lotta contro il terrorismo non è finita». Intercettati 5 razzi sparati dalla Striscia di Gaza

I soldati israeliani hanno lasciato Jenin, in Cisgiordania. Il portavoce dell’esercito Daniel Hagari ha confermato che è stato completato il ritiro iniziato nella serata di ieri, 4 luglio, assicurando che gli obiettivi dell’operazione sono stati raggiunti. In ogni caso, ha aggiunto, le truppe restano in allerta «in modo da essere preparate per quello che occorre. La lotta contro il terrorismo non è finita  – ha avvertito – ma la nostra situazione è migliore ora che il campo profughi ha perso capacità».

Un comunicato diffuso dall’esercito israeliano parla di 5 razzi lanciati dalla Striscia di Gaza verso il territorio israeliano, «intercettati con successo» dallo schieramento di difesa aerea dell’Israel Defence Force. In risposta ai razzi lanciati dall’encalve palestinese, Israele ha effettuato attacchi aerei sulla Striscia.  Secondo una fonte della sicurezza palestinese, è stato colpito un sito militare di Hamas nel nord di Gaza ma senza causare nessun ferito.

Un soldato israeliano invece è rimasto ucciso durante l’operazione in corso nel campo profughi di Jenin, nella Cisgiordania occupata, ha reso noto l’esercito israeliano in una dichiarazione diffusa poco dopo la mezzanotte. «Stanotte – si legge nel testo – un sottufficiale in servizio di combattimento è stato ucciso da colpi di arma da fuoco durante l’operazione contro l’infrastruttura terroristica nel campo di Jenin».

5 luglio 2023