In Cisgiordania altri 3 minori vittime dell’escalation di violenza

L’allarme di Save the Children, che chiede alle parti in causa di fermare le ostilità, rispettare il diritto umanitario internazionale e garantire l’accesso umanitario ai piccoli

Da Save the Children arriva un campanello d’allarme riguardo alla situazione in Cisgiordania, dove negli ultimi giorni, dieci palestinesi, tra cui tre minori, sono stati uccisi e più di 50 feriti. Diversi palestinesi poi, tra cui alcuni bambini, sono stati arrestati durante l’operazione delle Forze di sicurezza israeliane (Isf) a Jenin. «I danni alle infrastrutture civili sono ampi, inclusa l’interruzione delle forniture di acqua ed elettricità, e le demolizioni di strade e case tutt’ora in corso», rilevano dall’organizzazione internazionale.

Quella degli ultimi giorni «è stata la più grande operazione dell’Isf in Cisgiordania dal 2002, e ha incluso l’uso di attacchi aerei e di ingenti forze di terra in aree civili densamente popolate», aggiungono. Basti pensare che nella prima metà del 2023 il numero di morti e feriti civili palestinesi ha già superato quelli del 2022, che è stato l’anno più letale per i palestinesi da quando le Nazioni Unite hanno iniziato a monitorare i dati nel 2005.

La richiesta di Save the Children a tutte le parti in causa è quella di fermare immediatamente le ostilità, di rispettare il diritto umanitario internazionale e di garantire l’accesso umanitario a tutti i bambini e alle loro famiglie colpiti dalle violenze. Per Jason Lee, direttore di Save the Children per i Territori palestinesi occupati, «è inaccettabile che i bambini siano ancora una volta oggetto di violenza e paghino il prezzo del conflitto in corso. È fondamentale – aggiunge – agire immediatamente per fermare le ostilità e garantire la necessaria assistenza umanitaria ai bambini e alle loro famiglie. I civili e le infra-strutture civili devono essere protetti per garantire che i bambini possano accedere ai servizi di base».

Nel frattempo, l’organizzazione ha fornito un supporto psicosociale e di salute mentale alle bambine, ai bambini e alle loro famiglie per affrontare la violenza in corso e i fattori di stress che permeano le loro vite. Inoltre, sta fornendo assistenza economica per consentire alle famiglie di soddisfare le esigenze mediche, alimentari e di base più immediate.

5 luglio 2023