Chiesa e magistratura insieme contro le mafie

La criminalità straniera in Italia al centro di una giornata di studio promossa dalla Pontificia Accademia Mariana Internazionale (Pami) con la Suprema Corte di Cassazione

Chiesa e magistratura unite contro le mafie grazie a una giornata di studio promossa dalla Pontificia Accademia Mariana Internazionale (Pami) con la Suprema Corte di Cassazione a Roma sul fenomeno delle mafie straniere in Italia. Un sodalizio culturale, quello tra i due organismi, che dura da alcuni anni. Nel suo saluto all’inizio dei lavori Luigi Salvato, procuratore generale della Corte di Cassazione, ha spiegato come sia cambiato in trent’anni il rapporto tra le “nostre mafie” e quelle straniere che via via si sono impiantate nel nostro territorio.

Un rapporto che è passato dal conflitto più aspro alla collaborazione, con molte mafie straniere che si sono specializzate e offrono i loro servizi alle organizzazioni criminali “italiane”. Salvato ha sottolineato che «immigrazione e mafie straniere non sono fenomeni connessi, tutti i gruppi criminali più forti sono transnazionali e conservano molte delle loro caratteristiche peculiari quando si spostano». Padre Stefano Cecchin, presidente della Pami, ha riportato l’attenzione sul tema cruciale dell’educazione come primo baluardo contro il male rappresentato dalle mafie. «Il peccato originale non ha distrutto il bene dell’uomo, noi dobbiamo aiutare a far scoprire il bene di ciascuno, l’educazione è importante per questo, per promuovere il bene comune».

Sulla stessa scia Margherita Cassano, prima presidente della Cassazione e “padrona di casa” dell’iniziativa, che spiega: «Quando intervengono polizia e magistratura vuol dire che la prevenzione è fallita: scuola e famiglia sono agenzie essenziali in questo senso». Padre Cecchin ricorda il documento della Conferenza episcopale calabra dal titolo “No ad ogni forma di mafie!” del 2021, come lo sforzo più chiaro della Chiesa per “liberare Maria dalle mafie”: gli inchini delle processioni mariane sono il fenomeno più evidente della penetrazione delle mafie sul territorio, ma anche il tentativo delle mafie di appropriarsi di una simbologia come quella religiosa che percepisce eterna.

Questo passaggio è stato approfondito dal consigliere della Pami, padre Gian Matteo Roggio, che ha chiarito come «le mafie non sono solo entità funzionali, ma ambiscono ad essere strutture di senso, vogliono essere strutture di cultura». Una lettura che spiega la fascinazione del mondo mafioso, anche quello extra europeo e non cristiano, per i riti religiosi. Se Cosa Nostra ha forme (deviate) di “devozione” per Maria, l’Arcangelo Gabriele e recentemente per Padre Pio, la mafia nigeriana lega i suoi affiliati e le sue vittime facendo leva sulla ritualità ju-ju (o vudù). «Le mafie vogliono stabilità – ha detto padre Roggio -, sanno che le organizzazioni funzionali hanno una natura temporanea, da cui in teoria le persone possono anche uscire, invece loro sentendosi eterni legano in maniera permanente gli affiliati».

Importante tassello nella lotta alle mafie è la loro comprensione quindi, e come ha spiegato Maria Cristina Palaia, sostituto procuratore della Direzione Nazionale antimafia e antiterrorismo, le varie strutture “etniche” si sono specializzate: la mafia cinese nel traffico di clandestini e nel riciclaggio del denaro, quella nigeriana nella tratta a fini di prostituzione delle donne e così via. L’occasione della giornata di studio è stata propizia per presentare il nuovo lavoro editoriale coordinato dalla Pontificia Accademia, ovvero il Dizionario Enciclopedico sulle mafie autoctone e straniere, sul terrorismo e l’eversione in quattro volumi, che ha una prefazione curata dal segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin. «L’opera – ha spiegato padre Cecchin – è stata consegnata al presidente Mattarella, che dell’Accademia è socio onorario, e presto verrà consegnata anche al Santo Padre». Opera illustrata dal suo curatore, Fabio Iadeluca (Pami), che ne ha elencato gli argomenti salienti come la storia e la sociologia della mafie e gli interventi legislativi più importanti nel suo contrasto.

28 giugno 2023