Maturità 2023, la prima prova al liceo Augusto

Simone, V I, tra i primi a uscire con un tema su Moravia: «Mi sono trovato molto bene. Ero tranquillo e ho visto tutti gli altri sereni». Chira, V H: «Spaventa la versione di latino. Speriamo bene»

«Sono contento, ma quanta paura». «Non ne ho idea di come sia andata, spero bene». «Un incubo, ma alla fine ne siamo usciti». Sono i commenti, alcuni carichi di ironia, altri con un po’ più di realismo, degli studenti del Liceo classico Augusto di Roma, nel quartiere Tuscolano, all’uscita dopo le sei ore della prima prova, quella di italiano, che ha aperto oggi, 21 giugno, la Maturità 2023 in tutti i licei e gli istituti d’Italia.

Da Alberto Moravia, con un brano tratto da “Gli indifferenti”, e Salvatore Quasimodo con “Alla nuova luna”, fino all’“Elogio dell’attesa nell’era di WhatsApp” di Marco Belpoliti, pubblicato nel 2018 su Repubblica. Da Oriana Fallaci a Piero Angela, passando per Federico Chabod e la lettera aperta del 2021 al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, in cui il mondo accademico e culturale chiedeva di reintrodurre le prove scritte alla Maturità, sospese per la pandemia. Queste le tracce che hanno messo a dura prova i ben 38.559 studenti che solo a Roma (52mila nel Lazio e oltre 536mila in tutta Italia) stanno affrontando gli esami di Stato.

Davanti all’Augusto la tensione, al mattino presto – la prova ha avuto inizio effettivo alle 9 – era palpabile. Nessuno ovviamente se la sentiva di parlare, molti ripassavano appunti e schemi dell’ultimo minuto, altri si confrontavano o semplicemente chiacchieravano di altro con i compagni di classe per stemperare l’ansia, altri ancora si affidavano ai consigli o all’abbraccio dei genitori. Scene ben diverse all’uscita, quando ci si è potuti lasciar andare e scaricare tutta l’adrenalina accumulata.

Simone Di Pietro, 18 anni, del V I è stato uno dei primi a uscire, intorno alle 13. Ha scelto Moravia: «Mi sono trovato molto bene, la traccia dava la possibilità di spaziare ed è stato tutto più semplice di quanto pensassi». Anche le altre tracce «che hanno scelto i miei compagni erano abbastanza fattibili, io ero tranquillo e ho visto tutti gli altri sereni, a parte quando abbiamo saputo di Quasimodo che è stato un attimo destabilizzante». Anche per domani, in vista della seconda prova – la versione di latino per i licei classici – «c’è ansia ma non in modo eccessivo, diciamo che c’è speranza. L’unico vero grande dubbio è per l’orale perché non sappiamo cosa la commissione si aspetta da noi».

Molta varietà nelle tracce, «che non mi aspettavo», afferma invece Alisia del V F, che ha scelto proprio il tema su Quasimodo. L’attualità, con la traccia su l’attesa nell’era di WhatsApp, è stata invece scelta dalla sua compagna di classe Chiara: «Sinceramente sono andata sul sicuro, mi sentivo più preparata rispetto ad altri argomenti, però sono comunque riuscita, spero, a fare dei bei collegamenti anche con Seneca e la sua questione del tempo». Il pensiero delle due ragazze, così come di tanti loro coetanei, è però subito per la seconda prova: «Scappiamo  a casa – chiosano entrambe -, abbiamo l’altro esame e se non ripassiamo come facciamo?».

Molto popolare tra i ragazzi la traccia su WhatsApp, come conferma anche Riccardo Bobbio, 18 anni, anche lui del V F: «Ho pensato di fare molti collegamenti con la storia e ho citato le innovazioni tecnologiche. Incrociamo le dita». Una critica da fare al “sistema scuola” però ce l’ha: «Penso che non ci sia la giusta attenzione per le tematiche di attualità, le scuole dovrebbero investire di più su questo e dare più strumenti a noi ragazzi». Del V H, invece, Chiara, che ha scelto Piero Angela: «Sono appassionata dei suoi documentari – racconta -, in realtà più del figlio, Alberto, ma seguivo anche lui. Sono consapevole di essere stata fortunata». Ora la vera preoccupazione, conclude pensando anche ai suoi compagni, «è per la versione di latino di domani. Veniamo da un periodo in cui abbiamo tradotto poco e poi ovviamente una versione mette molta più agitazione di un tema di italiano. Speriamo bene e di uscire domani a quest’ora tranquilli come oggi, vorrebbe dire che non è stato un disastro».

21 giugno 2023