Cresce il disagio psichico tra i giovani. Unicef e Gemelli “#With You”

Presentati i dati del progetto “La psicologia con te”, in occasione della Settimana europea (22-28 maggio). Sintomatologia ansioso-depressiva per 39 ragazzi su 100

Promuovere un percorso di sostegno psicologico dedicato ai preadolescenti, agli adolescenti e alle loro famiglie, particolarmente colpiti dagli effetti della pandemia di Covid-19. Questo l’obiettivo del progetto “#With You, Wellness Training For Health. La Psicologia con te“, realizzato da Unicef  Italia e Policlinico Gemelli (Unità operativa semplice di Psicologia clinica in accordo con la direzione generale), durato un anno. 1.571 i giovani coinvolti (il 46% femmine e il 54% maschi), di cui 971 sottoposti anche a valutazione psicodiagnostica e presi in carico e 600 coinvolti con le attività nelle scuole. Con loro, raggiunti anche 1.942 genitori, per un totale di 3.513 beneficiari diretti e 35.130 beneficiari indiretti, attraverso percorsi di valutazione, presa in carico integrata, focus group e attività di prevenzione sulla salute mentale e il benessere psicosociale nelle scuole superiori.

I risultati sono stati resi pubblici ieri, 23 maggio, in un evento a Roma, in occasione della Settimana europea della salute mentale, dal 22 al 28 maggio: emersa una condizione di disturbo specifico di apprendimento (dsa) e correlato disordine psicologico in 462 dei 971 ragazzi presi in carico, ovvero il 47% del campione. Il 53% restante presenta altre condizioni, tra cui disturbi del neurosviluppo, come disabilità intellettiva, disturbi della nutrizione, disturbo dello spettro dell’autismo, disturbo da deficit di attenzione/iperattività, disturbi del movimento, patologie neurologiche e/o neuro-muscolari. Ma se è vero che il 39% dei giovani presi in carico dal progetto soffre di una sintomatologia affettiva ansioso-depressiva che potrebbe sfociare in una definitiva psicopatologia, è anche vero che dai dati preliminari di efficacia terapeutica si evince che alcuni disordini possono cambiare traiettoria, virare verso il benessere e la promozione della salute dei ragazzi, se adeguatamente riconosciuti e “accompagnati” nella loro interezza.

Nelle parole del direttore generale del Gemelli Marco Elefanti, «grande soddisfazione» per «la prosecuzione della collaborazione con una realtà di alto valore sociale come Unicef Italia, con particolare riguardo a temi di grande rilievo quali la salute mentale e il benessere psicosociale di bambini e adolescenti. Attraverso un’analisi approfondita e originale – ha assicurato – cercheremo di offrire insieme possibili soluzioni a problemi che impattano su tante famiglie». Di «vera e propria emergenza sociale» ha parlato Carmela Pace, presidente di Unicef Italia, ribadendo l’impegno di «accendere un faro su questo tema, anche attraverso questo progetto realizzato con il Policlinico Gemelli, perché supportando i bambini e i giovani e le loro famiglie possiamo fare concretamente la differenza nelle loro vite e nelle nostre comunità».

Per il portavoce di Unicef Italia Andrea Iacomini, «i risultati di questo rapporto confermano i drammatici dati che, come Unicef, abbiamo diffuso a livello internazionale: 1 adolescente su 7 tra i 10 e i 19 anni convive con un disturbo mentale diagnosticato; tra questi 89 milioni sono ragazzi e 77 milioni sono ragazze; 86 milioni hanno fra i 15 e i 19 anni e 80 milioni hanno tra i 10 e i 14 anni». Ancora, «in Italia, nel 2019, si stimava che il 16,6% dei ragazzi e delle ragazze fra i 10 e i 19 anni, circa 956mila, soffrissero di problemi di salute mentale». In questo quadro, nell’analisi di Daniela Chieffo, responsabile dell’Unità operativa di Psicologia clinica del Gemelli, «il progetto ha permesso di intercettare precocemente un trigger di comportamenti non necessariamente patologici ma espressione di profonda sofferenza. Grazie a questo abbiamo potuto rispondere alla richiesta di aiuto dei nostri ragazzi, anche quelli più giovani. With You – ha concluso – è un viaggio con i più giovani di prevenzione e di promozione della salute mentale verso il cambiamento; per favorirlo è necessario comprendere la formulazione di aiuto del ragazzo, della famiglia in cui vive, e del mondo sociale in cui si realizza».

24 maggio 2023