Terra Santa, disposto indennizzo per la chiesa di Tabgha

L’annuncio del procuratore generale israeliano. Il santuario del miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci era stato incendiato il 18 giugno 2015

L’annuncio dato dal procuratore generale israeliano. Il santuario del miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci era stato incendiato il 18 giugno 2015

Lo ha annunciato il procuratore generale israeliano qualche giorno fa: lo Stato di Israele offrirà un indennizzio alla chiesa della Moltiplicazione dei pani e dei pesci, a Tabgha, riva nord-occidentale del lago di Tiberiade, che lo scorso 18 giugno era stata incendiata da terroristi della estrema destra radicale. Un atto vandalico che ha innescato immediatamente una catena di solidarietà verso la comunità monastica benedettina che la chiesa ospita. Lo scorso 27 agosto anche il presidente dello Stato ebraico Reuven Rivlin si era recato in visita al santuario del miracolo, ribadendo che «Israele è un Paese democratico, che garantisce la libertà di culto per tutti, nel quale le comunità  cristiane devono poter fiorire in tutta sicurezza».

La notizia dell’indennizzo disposto dal procuratore generale e riferita da fonti ufficiali del Patriarcato latino di Gerusalemme, è stata accolta positivamente dagli ambienti delle Chiese di Terra Santa. Basti pensare che solo pochi giorni fa, informa l’agenzia Fides, i responsabili dell’autorità  fiscale israeliana avevano respinto la richiesta di risarcimento presentata dalla Chiesa cattolica per i danni provocati dall’attentato incendiario, sostenendo che non fosse dimostrabile la matrice terroristica e che il danno provocato dall’incendio non rientrava tra quelli da loro risarciti, in quanto i regolamenti in vigore garantiscono un indennizzo solo per atti di violenza causati dal conflitto arabo israeliano.

23 settembre 2015